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Forza NEC: conclusa la 2^ SIO 2018 sotto la guida della Aosta, 25 i reparti dell’Esercito, il nuovo CH-47F e i minidroni tra i mezzi impiegati

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Si è conclusa al poligono di Monte Romano, in provincia di Viterbo, la 2^ Sessione di Integrazione Operativa (SIO) 2018 condotta da unità dell’Esercito, nell’ambito della campagna di sperimentazione del progetto congiunto Difesa-Industria, denominato Forza NEC (Network Enabled Capability).

Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, accompagnata dal Generale Enzo Vecciarelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa (CaSMD), e dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (CaSME), Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, ha verificato sul campo l’impiego di nuove tecnologie applicate a nuovi mezzi e sistemi di comunicazione che consentiranno di “rendere le operazioni militari più integrate, sicure, protette ed efficaci, spiega l’Esercito con un comunicato stampa del 28 novembre.

Un contributo prezioso grazie al quale, ha sottolineato il Ministro, “l’Italia potrà confermare quel livello di prestigio e visibilità internazionale che è riuscita a ritagliarsi dimostrando di essere all’altezza delle aspettative e di sapersi adattare ai nuovi scenari di riferimento sempre più incerti”.

Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di implementare le capacità di operare in modo interamente digitalizzato e interforze, utilizzando i sistemi di comando e controllo, i mezzi tattici nonché gli equipaggiamenti individuali.

In particolare, si apprende, dallo sviluppo del già noto Soldato Futuro sono stati prodotti esemplari di prototipi operativi del sistema individuale al combattimento, che consiste nella “realizzazione di un “sistema soldato”, basato sulla sinergia uomo-dotazione, idoneo ad assolvere i compiti all’altezza dei profondi mutamenti intervenuti nello scenario internazionale, nell’ottica di un contesto duale d’impiego”.

La sua integrazione nel sistema automatizzato di comando e controllo permette il completo inserimento delle unità, fino ai minimi livelli, nel processo di digitalizzazione dei nuovi scenari operativi.

Sono stati, inoltre, impiegati apparati che consentono di inviare in tempo reale i dati per la raccolta delle informazioni, la ricognizione con minidroni per l’intervento da parte delle unità di artiglieria, i quali – inseriti in una cornice più ampia di sistemi di simulazione – contribuiranno a ridurre in maniera considerevole l’impatto ambientale delle esercitazioni.

Dopo il dispiegamento logistico iniziato a metà ottobre per realizzare il posto comando di brigata e gli impianti campali, l’attività operativa è stata condotta grazie all’impiego di 25 reparti dell’Esercito, a guida brigata Aosta, con 1.200 soldati, 118 veicoli tattici, 96 sistemi d’arma, 27 automezzi speciali, 39 autoveicoli commerciali e l’ultima versione dell’elicottero CH 47 nella configurazione “F”, recentemente acquisito dalla Forza Armata, spiega l’Esercito.

“La collaborazione tra Esercito e Leonardo, l’azienda globale italiana ad alta tecnologia nei settori dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, ha consentito di sperimentare, durante l’esercitazione, sistemi d’arma ed equipaggiamenti ad alto indice tecnologico, – si legge dal comunicato – mettendo in evidenza il contributo prezioso dell’industria nazionale della Difesa per la sicurezza degli uomini e le donne con le stellette, tema centrale nello sviluppo di nuove dotazioni”.

Nel dettaglio, spiega l’Esercito, sono stati impiegati il moderno sistema anti-drone CUAV (Counter Unmanned Aerial Vehicle) e i nuovi mezzi tattici recentemente acquisiti dall’Esercito, come il Veicolo Tattico Medio Multiruolo (VTMM) Orso e il Veicolo Tattico Leggero Multiruolo 2 (VTLM2).

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Fonte e foto: PI SMD

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COMFOTER SPT, esercitazione Atlante 2018: la presentazione oggi a Verona da parte del Comandante, gen Tota

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Oggi, giovedì 6 dicembre, con una conferenza stampa alle 12.00, al Centro Polifunzionale Manuel Fiorito, in Via Golino 41, Borgo Roma – Verona, il Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER SPT), Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, presenta l’esercitazione Atlante 2018.

È lo stesso COMFOTER SPT a darne notizia.

La Atlante 2018 vede impegnati circa 1.800 militari dipendenti dal COMFOTER di Supporto di Verona, dispiegati in diverse regioni italiane, esercitati su una situazione militare convenzionale e una situazione di emergenza civile.

Le componenti dipendenti dal COMFOTER di Supporto di Verona (Artiglieria, Genio, Artiglieria Controaerei, Trasmissioni, Informazioni tattiche, Trasporti e Materiali) sviluppano la capacità di cooperare tra di loro e con le istituzioni civili, conclude il COMFOTER SPT nel suo comunicato.

Fonte: COMFOTER SPT

Foto: Esercito Italiano

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Il SSSD on Tofalo sull’Aeronautica: “la risorsa umana sarà sempre insostituibile elemento di forza”

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“L’elemento di forza della nostra Aeronautica Militare resta sempre la risorsa umana, donne e uomini di altissime qualità che mai potranno esser sostituite da un computer o un algoritmo”, ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) on Angelo Tofalo, intervenuto alla presentazione del calendario 2019.  

“Su loro – ha proseguito il Sottosegretario – puntiamo per servire meglio l’Italia 365 giorni l’anno, 24 ore su 24”, riferisce il suo addetto stampa.

Il sottosegretario Tofalo ha quindi sottolineato l’importante ruolo dell’Arma Azzurra, che rappresenta “uno dei pilastri del sistema di sicurezza nazionale in grado di garantire un servizio quotidiano al Paese, grazie a una capacità dual use e allo strepitoso impegno dei ragazzi in uniforme”.

“L’Aeronautica Militare – ha poi aggiunto – è un nostro orgoglio nazionale! Una eccellenza in volo come in terra!”.

Nel suo intervento l’on Tofalo ha anche ricordato il recente conseguimento della Initial Operational Capability (IOC), che “mette l’Italia al primo posto in Europa ad aver raggiunto una capacità operativa con macchine di quinta generazione.”

Fonte e foto: cap Rizzo, addetto stampa SSSD on Tofalo

 

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Difesa, esercitazione interforze Mangusta 2018: Folgore, Tuscania e parà statunitensi impegnati in Toscana con assetti AVES e Aeronautica

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Oltre mille Paracadutisti della Folgore con unità specialistiche e operative dei Carabinieri Paracadutisti del reggimento Tuscania, specialisti delle trasmissioni e della guerra elettronica, nuclei cinofili, assetti dell’Aeronautica Militare e unità di Paracadutisti statunitensi hanno concluso con successo l’esercitazione multinazionale e interforze Mangusta 2018, che si è svolta nelle aree addestrative della Toscana, ha fatto sapere oggi, 6 dicembre, lo stato maggiore della Difesa.

La “Mangusta”, tradizionale esercitazione della brigata Paracadutisti Folgore, ha previsto la contrapposizione sul campo di due unità avversarie per testare le capacità acquisite dai propri paracadutisti nella concezione e nella conduzione delle operazioni, a seguito di aviolancio, in ambienti operativi non permissivi per la conquista e la tenuta di posizioni strategiche e per consentire l’afflusso delle Forze Alleate in uno scenario di crisi, spiega in dettaglio la Difesa.

L’esercitazione ha simulato l’immediato intervento della NATO con l’invio di un contingente multinazionale che ha conquistato l’aeroporto occupato da forze ostili con l’aviolancio di una prima aliquota impegnata in una “Forcible Entry Operation”, ovvero un’operazione avioportata che ha lo scopo di preparare il terreno per l’ingresso in area operativa dei successivi scaglioni di forze.

Questa fase dell’esercitazione ha visto mettere in campo tutte le risorse sia in termini di attività difensive che offensive, anche tramite l’impiego delle unità specialistiche del reggimento Paracadutisti Genio Guastatori, nonché nelle più tipiche delle attività della Folgore, spiega il comunicato, “ovvero l’interdizione e la contro-interdizione d’area mirate al massimo controllo del territorio”.

L’infiltrazione dei Paracadutisti della Folgore è avvenuta tramite aviolanci con la tecnica della caduta libera e della navigazione aerea a paracadute aperto e mediante l’impiego di battelli per le infiltrazioni via mare.

Durante l’intera esercitazione si sono susseguite attività di aviolancio di CDS (Container Delivery System) per rifornire e per consegnare equipaggiamenti alle truppe dispiegate sul terreno tramite l’impiego di velivoli sia ad ala fissa che ad ala rotante dell’Aviazione dell’Esercito (AVES) e dell’Aeronautica Militare, volte a implementare la capacità di proiezione dall’aria delle Forze Armate Italiane.

Di fondamentale importanza, conclude la Difesa, il ruolo svolto dalle unità dei nuclei cinofili impiegati con i propri cani per il controllo del territorio, oltre che dagli assetti delle trasmissioni e della guerra elettronica che hanno giocato un ruolo fondamentale anche con le attività di ingaggio radar verso gli assetti di volo sia italiani che statunitensi.

L’esercitazione rappresenta un’eccellente opportunità e un significativo ritorno per la Difesa in termini di interoperabilità e integrazione con le Forze Armate straniere e di massimizzazione del valore addestrativo per via del realismo dello scenario e per l’impiego dei vari assetti specialistici nazionali e internazionali, spiega la Difesa, senza trascurare l’aggiornamento delle capacità professionali, tecniche e tattiche del personale delle Forze Armate appartenente alle diverse specialità.

Oltre ai reparti della brigata Paracadutisti Folgore, si apprende, hanno partecipato all’esercitazione: l’Aeronautica Militare con la 46° Brigata Aerea, l’ Arma dei Carabinieri con 1° reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania e il nucleo cinofili di Firenze, l’ Aviazione leggera del’Esercito con 7° reggimento Vega e 1° reggimento Antares, il reggimento Granatieri di Sardegna, 33° reggimento Guerra Elettronica, 13° battaglione Aquileia, Centro Militare di Veterinaria, 11° reggimento Trasmissioni, 16° Airwing, 121° reggimento Artiglieria Controaerei,  e le unità statunitensi della 1-91 CAV, US AIR National Guard.

Fonte e foto: PI SMD

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Brigata Ariete, cambio al rgt Logistico: al col Zandolino è subentrato il col Fiore

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Si è svolta nella mattinata del 7 dicembre scorso, nella Caserma Baldassarre di Maniago, a Pordenone, la cerimonia di avvicendamento del Comandante del Reggimento Logistico Ariete, ha fatto sapere la brigata Ariete con un comunicato stampa del giorno stesso: al colonnello Vito Zandolino è subentrato il colonnello Marco Fiore, proveniente dal Comando Supporti delle Forze Operative Terrestri di Verona (COMFOTER SPT).

Il col Zandolino lascia il reggimento dopo quasi tre anni e mezzo di comando. Aveva assunto l’incarico il 1° luglio 2015, in corrispondenza della riconfigurazione dell’unità e dell’innalzamento del livello ordinativo da battaglione a reggimento.

Durante questo periodo ha saldamente condotto il reparto nel fornire supporto logistico alla brigata Ariete e nelle numerose attività addestrative e operative che lo hanno visto impegnato.

Tra queste, ricorda il comunicato della brigata Ariete, la partecipazione all’intero ciclo di attività per l’approntamento del VJTF (Very High Readiness Joint Task Force), il complesso di forze della NATO a elevata prontezza operativa, a guida Ariete, di cui il reggimento Logistico è un elemento fondamentale.

In tale contesto, proprio in questi giorni si sta completando il rientro degli assetti che hanno partecipato all’esercitazione Trident Juncture in Norvegia, la più imponente attività addestrativa organizzata dall’Alleanza Atlantica negli ultimi vent’anni che ha visto il reparto di Maniago assicurare il supporto logistico alla componente nazionale partecipante.

Sul fronte delle attività operative condotte in territorio nazionale, assetti del reggimento sono stati anche impegnati, in più riprese, nell’Operazione Strade Sicure nella piazza di Milano.

Il reparto è cittadino onorario di Maniago e, dal 2015, di Vajont, per l’intervento in soccorso alle popolazioni colpite dalla tragedia del 1963.

Nel suo intervento di commiato, il col Zandolino ha ringraziato tutto il personale del reggimento per averlo ben supportato nel corso della sua attività di comando, fa sapere la Brigata, e ha rivolto un particolare ringraziamento ai rappresentanti delle istituzioni locali per gli ottimi rapporti di collaborazione sviluppati in questo periodo.

Ora l’ufficiale andrà ad assumere un prestigioso incarico presso il Comando per la Formazione e Scuola d’Applicazione di Torino.

Nel salutare l’ufficiale in partenza, il Comandante della Brigata Ariete, gen Angelo Michele Ristuccia, che ha presieduto la cerimonia, ha sottolineato come nel suo periodo di comando il reggimento abbia ben operato, rispondendo con prontezza ed efficacia alle numerose e complesse esigenze che ha dovuto fronteggiare. Successivamente, ha augurato al nuovo Comandante dell’unità le migliori fortune in vista degli impegni che lo attendono.

Alla cerimonia hanno assistito le autorità locali del comprensorio maniaghese, i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Era inoltre presente la fanfara dell’11° reggimento Bersaglieri, si apprende, che ha allietato in musica le diverse fasi della cerimonia.

Fonte e foto: brigata Ariete

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MNBG-W, KFOR: il 5° Alpini cede il comando all’8° rgt Artiglieria terrestre Pasubio

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Si è tenuta l’11 dicembre scorso, nella base Camp Villaggio Italia di Peć/Peja, in Kosovo, la cerimonia del passaggio di consegne tra il 5° reggimento Alpini di Vipiteno, Bolzano, e l’8° reggimento Artiglieria Terrestre Pasubio di Persano, Salerno, che subentra duqnue alla guida del Multinational Battle Group West (MNBG-W) della missione in Kosovo, unità multinazionale a guida italiana composta da militari italiani, sloveni, austriaci e moldavi, garante della sicurezza nel settore occidentale del Paese.

Lo ha reso noto con un comunicato stampa lo stesso MNBG-W.

Durante i sei mesi di mandato, il personale italiano del 5° Alpini ha svolto numerose attività operative in tutto il territorio del Kosovo, esercitazioni in contesto multinazionale e attività CIMIC (Civilian Military Cooperation) destinate a garantire un diretto e immediato sostegno alla popolazione locale.

Tra queste ultime attività meritano senz’altro di essere ricordate la donazione di un’incubatrice, in favore del reparto di neonatologia dell’Ospedale Civile di Peć/Peja, e le numerose iniziative volte a sostegno di alcuni istituti scolastici, come donazioni di materiale ed equipaggiamento e alcuni interventi di bonifica sanitaria messi a punto da personale specializzato del contingente italiano in Kosovo.

La vicinanza tra i militari italiani e gli istituti scolastici è stata rimarcata dalla partecipazione di tre scolaresche alla cerimonia del cambio di comando, con gli alunni che hanno sventolato il Tricolore italiano nella durata della cerimonia militare.

Un altro ambizioso progetto CIMIC ha permesso di valorizzare le particolari caratteristiche tipiche di un reggimento alpino, scrive il MNBG-W: “grazie a qualificati istruttori, è stato infatti possibile condurre un addestramento in favore delle KSF e della Peć/Peja Mountain Rescue Team, mirato ad accrescere le capacità di queste organizzazioni nelle tecniche e procedure tipiche del soccorso alpino”.  

Il col Ruggero Cucchini, Comandante uscente del MNBG-W, ha voluto ringraziare tutto il personale alle sue dipendenze per gli ottimi risultati ottenuti in questi sei mesi di attività. Scrive il MNBG-W: “nonostante la difficoltà legata alla distanza dai propri cari, i militari del 5° Alpini hanno operato con dedizione e professionalità, assolvendo tutti i compiti a loro affidati dal comando superiore della missione KFOR, missione a guida NATO sotto egida ONU con il compito di garantire sicurezza e libertà di movimento all’interno del Paese”.

Presente alla cerimonia anche il Comandante di KFOR, gen Lorenzo D’Addario, che ha ringraziato a sua volta i militari del 5° Alpini per l’importante contributo al progresso della missione e ha rivolto i migliori auguri per il mandato al personale del 8° reggimento Artiglieria Terrestre Pasubio, comandato dal col Gianfranco Di Marco.

Le bandiere del 5° Alpini e dell’8° Pasubio si incrociano quindi ancora una volta nel corso della storia: i due reggimenti, ricorda il comunicato stampa, “operarono fianco a fianco già nel gennaio del 1943 in terra di Russia, e assieme forzarono la sacca di Nikolaevka, scrivendo delle epiche pagine di storia dell’Esercito Italiano”.

Il contesto oggi è decisamente cambiato, ma sono rimasti immutati l’impegno e la dedizione con cui gli uomini e le donne di questi due reggimenti – e di tutti i reparti delle Forze Armate Italiane – svolgono le proprie mansioni, tanto in territorio nazionale quanto all’estero, conlcude il MNBG-W.

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Fonte e foto: MNBG-W

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CME Emilia-Romagna: cambio al vertice, via il gen Alimenti arriva il col Ghiretti

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Oggi, 14 dicembre, alle 10.30, a Palazzo Grassi a Bologna, sede della Sala Convegno Unificata dell’Esercito, si terrà la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Militare Esercito (CME) per l’Emilia-Romagna tra il Gen. B. Cesare Alimenti e il Col. Fabrizio Ghiretti, ha fatto sapere lo stesso Comando.

Il gen Alimenti, che lascia il servizio attivo dopo aver trascorso l’intera carriera presso Unità e Comandi dell’area operativa della Forza Armata, ha ispirato la sua azione di comando avendo a costante riferimento lo stretto legame tra l’Esercito Italiano e le Amministrazioni locali emiliano – romagnole.

Per il col Ghiretti, scrive il CME Emilia-Romagna, “il nuovo incarico ha il sapore di una conferma per il lavoro svolto, avendo in precedenza ricoperto la funzione di Capo di Stato Maggiore del Comando Militare Esercito”.

Il CME Emilia-Romagna è, a livello locale, il Comando preposto ad interfacciarsi con i principali “attori” del mondo istituzionale, politico, economico e accademico della Regione, allo scopo di mettere a disposizione del cittadino i servizi migliori offerti dalla Forza Armata.

Fonte e foto: CME Emilia-Romagna

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COMFOTER SPT: concerto di Natale con la Banda dell’Esercito

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Nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 dicembre, alle 18.00, nell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia in Verona, la Banda dell’Esercito Italiano terrà un concerto per la cittadinanza nell’imminenza delle prossime festività natalizie.

Costituita nel 1964, la Banda dell’Esercito si compone di centodue elementi.

Oltre a far fronte agli impegni istituzionali di rappresentanza, quali giuramenti, cerimonie militari, guardie d’Onore al Quirinale, la Banda svolge una intensa attività concertistica che l’ha vista presente in quasi tutte le città italiane, dove ha suonato nelle principali piazze, sale e teatri, spiega il Comando Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER SPT) nel dare la notizia dell’evento.

Tra i teatri che l’hanno ospitata, la Scala di Milano, il Verdi di Trieste, il Bellini di Catania, il Petruzzelli di Bari, il San Carlo di Napoli, l’Opera di Roma, la Fenice di Venezia e il Regio di Torino.

Il programma di venerdì 14 comprende brani di Shostakovich, Ravel, Mascagni, Rossini, Morricone, Bernstein. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti, fa sapere il COMFOTER SPT.

Fonte e foto: COMFOTER SPT

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Eurofighter, il SSSD on Tofalo alla riunione ministeriale: “volano occupazionale da oltre 100mila unità; ribadita comune linea di indirizzo”

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Il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) on Angelo Tofalo ha partecipato questa mattina, 14 dicembre, al meeting ministeriale sul programma Eurofighter che si è tenuto a Firenze nell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche con i rappresentanti di Italia, Germania, Regno Unito e Spagna., rende noto l’addetto stampa del Sottosegretario con un comunicato stampa odierno.

Seduti al tavolo con l’on Tofalo, che ha presieduto l’incontro, c’erano il sottosegretario alla Difesa tedesco Benedikt Zimmer, il sottosegretario spagnolo Ángel Olivares Ramires, e il sottocapo di stato maggiore della Difesa britannica, gen Aum Keith Bethell, delegato dal Sottosegretario inglese.

“Sento forte l’impegno e sono orgoglioso di rappresentare l’Italia con i Paesi partner nel programma Eurofighter che è stato un importantissimo volano per le principali industrie aerospaziali europee. Il livello occupazionale da esso derivato è stimato in oltre 100 mila unità”, ha affermato il sottosegretario Tofalo.

“Il consesso – ha poi concluso – ha permesso di sottolineare e ribadire, in un clima di condivisa partecipazione, i punti salienti e la via da seguire per mantenere una comune linea d’indirizzo.”

Fonte e foto: Cap Massimiliano Rizzo Addetto Stampa del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On Angelo Tofalo

 

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Scuola di Applicazione: giura il 31° corso della Riserva selezionata

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Ventidue ufficiali appartenenti al 31° corso della Riserva Selezionata hanno pronunciato venerdì 14 dicembre scorso la formula del giuramento dinanzi alla Bandiera del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, decorata di medaglia d’argento al Valore Militare.

Ne ha dato notizia con un comunicato stampa la stessa Scuola.

La cerimonia si è svolta nella suggestiva cornice del Salone delle Armi di Palazzo Arsenale per l’occasione gremita di familiari, amici e da personale dell’Istituto di studi militari.

Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, rivolgendosi ai presenti ha sottolineato: “La fedeltà al giuramento non deve essere provata solo nei momenti gravi o di pericolo, ma è una testimonianza che viene onorata silenziosamente nelle attività quotidiane, agendo con onestà e lealtà”. 

Obiettivo del corso è stato fornire ai frequentatori gli strumenti di base per un proficuo inserimento nella realtà dell’Esercito, in previsione di un loro futuro impiego in contesti operativi nazionali e internazionali.

In possesso di una professionalità di peculiare interesse per l’Esercito, il personale della Riserva selezionata ha seguito un ciclo formativo di cinque settimane, che ha previsto studi teorici ed esercitazioni pratiche.

Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito presiede alla formazione di base e avanzata del personale appartenente ai diversi ruoli e categorie della Forza Armata.

Ha alle proprie dipendenze l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, le Scuole militari Nunziatella di Napoli e Teuliè di Milano, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito di Perugia, l’80° Reggimento Addestramento Volontari Roma di Cassino e il Centro Studi Post Conflict Operations di Torino, quest’ultimo preposto allo studio, alla ricerca e alla formazione di personale militare e civile, nazionale e internazionale, nei settori della ricostruzione e stabilizzazione.

Fonte e foto: Scuola di Applicazione

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Difesa: il Presidente Mattarella in videoconferenza con i teatri operativi per il messaggio di auguri

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Domani, giovedì 20 dicembre 2018, alle 11.00, ha fatto sapere lo stato maggiore della Difesa, al Comando Operativo di vertice Interforze (COI), all’interno dell’ex aeroporto militare di Centocelle Francesco Baracca, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgerà, in videoconferenza, il tradizionale messaggio augurale per le prossime festività ai militari italiani impegnati nei teatri operativi internazionali.

Saranno presenti al collegamento anche il Ministro della Difesa, on Elisabetta Trenta, e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli.

Fonte: PI SMD

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Scuola Sottufficiali Esercito e Croce Rossa: gli allievi marescialli del XXI Esempio concludono il corso di Primo soccorso

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Si è concluso lo scorso lunedì, nella Caserma Soccorso Saloni di Viterbo, sede della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, il corso di formazione sul Primo Soccorso, “organizzato in sinergia con il Comitato di Viterbo della Croce Rossa Italiana in conformità con quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 e dal D.M. 388/03”, spiega la stessa Scuola con un comunicato stampa del 19 dicembre.

Sotto l’attenta direzione di un team di formatori qualificati del Comitato, composto da volontari e infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, gli Allievi Marescialli del XXI Corso Esempio hanno svolto un intenso programma, basato su lezioni in aula ed esercitazioni pratiche, approfondendo vari argomenti: allertamento del sistema di soccorso, riconoscimento dell’emergenza sanitaria, attuazione degli interventi di primo soccorso, conoscenza dei rischi specifici dell’attività svolta, acquisizione delle conoscenze generali sui traumi e sulle patologie specifici in ambiente di lavoro, conseguimento della capacità di intervento pratico.

“Peculiare l’attenzione sul tema della sicurezza – sottolinea la Scuola nel comunciato – al fine di garantire, nello specifico settore, l’istruzione teorica e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno e per l’attivazione degli interventi di pronto soccorso”.

La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha il compito prioritario di formare Marescialli Comandanti di plotone e Marescialli con specializzazione Sanità. L’iter formativo si sviluppa coniugando una didattica di livello universitario con un’intensa attività ginnico-sportiva unitamente a un impegnativo programma di attività militari, teoriche e pratiche, svolte in sede, in aree e strutture addestrative sul territorio nazionale.

Presso l’Istituto, ricorda la Scuola, si svolgono il Corso per Sottufficiale di Corpo, finalizzato a fornire i principali strumenti per assolvere le mansioni connesse con lo specifico incarico uniformando le conoscenze su tematiche etico-morali e tecnico-professionali, e il Corso di Branca, volto alla formazione avanzata del personale da abilitare a operare nelle diverse branche funzionali dei Comandi di livello Brigata e superiore.

Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito

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Prima Parthica, Iraq: il Natale delle Forze Armate Italiane

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I militari appartenenti alle quattro Forze Armate del Contingente nazionale in Iraq hanno trascorso le festività natalizie lontani dai propri affetti alternando l’attività operativa ad alcuni eventi religiosi e conviviali organizzati nelle sei differenti basi militari che ospitano il personale italiano, riferisce il Public Affairs Office del Contingente italiano impiegato a Erbil, in Iraq, nell’ambito dell’Operazione Prima Parthica.

Proprio a Erbil, a Camp Singara, alla Vigilia di Natale è stato organizzato un cenone natalizio allietato dall’ascolto di un dj set tenuto da alcuni militari che si dilettano di musica; la Santa Messa è stata celebrata dal Cappellano Militare ungherese, cui ha partecipato sia il personale del contingente magiaro sia quello italiano.

Il giorno di Natale il personale che non ha potuto prendere parte alle celebrazioni religiose si è unito a quella tenuta nella vicina base americana, fa sapere il comunicato stampa.

Il Generale di Brigata Nicola Terzano, Comandante del Contingente italiano e Direttore dell’addestramento della Coalizione, si è recato presso le diverse basi al fine di condividere il momento delle feste con tutto il personale, partecipando, allo stesso tempo, i voti augurali e il ringraziamento della leadership militare per il servizio prestato anche nel giorno di Natale.

L’alto ufficiale, dopo aver preso parte agli eventi a Erbil, è andato presso il Centro addestrativo di Atrush, dove un team nazionale conduce l’addestramento delle forze di sicurezza locali.

Successivamente, ha raggiunto gli uomini e le donne della Task Force Praesidium che sono schierati a Mosul per garantire la protezione e la sicurezza del personale militare e civile, nazionale e internazionale, interessato ai lavori di consolidamento e manutenzione della diga, infrastruttura d’importanza strategica per l’Iraq.

Presso la base operativa della Task Force Praesidium si è svolta la tradizionale veglia religiosa in occasione del Santo Natale. Al rito, officiato dal Cappellano militare, ha preso parte sia il personale appartenente alla Task Force Praesidium, sia il personale militare e civile del Corpo ingegneri statunitense e le maestranze italiane della ditta Trevi impegnate nei lavori.

A Baghdad, il personale della Police Task Force Iraq, su base Arma dei Carabinieri, ha condiviso con i militari della Coalizione la Messa di Natale celebrata dal Cappellano militare americano cattolico.

I Carabinieri hanno consumato con gli altri militari delle Forze Armate Italiane presenti nella capitale irachena una cena con l’immancabile panettone della tradizione natalizia.

Oggi, Santo Stefano, l’Ambasciatore d’Italia in Iraq, Sua Eccellenza Bruno Antonio Pasquino, ha voluto incontrare i militari italiani nella sede di Erbil per porgere gli auguri e far sentire la vicinanza delle istituzioni nazionali all’intero Contingente durante le Festività.

Al Contingente nazionale sono giunti anche gli auguri dell’Ordinario Militare per l’Italia, Sua Eccellenza Monsignor Santo Marcianò, che ha inviato il video-testo del suo intervento augurale in occasione delle festività natalizie rivolto a tutti i cappellani militari e a tutti i militari.

Fondamentalmente si è trattato per i soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri presenti in Iraq di un Natale all’insegna del servizio e della tradizione nel rispetto delle tradizioni religiose e culturali irachene, spiega il comunicato.

“Le Forze Armate Italiane sono una risorsa a disposizione del Paese, pronte a operare sempre con rapidità, efficienza e professionalità in ogni contesto, tanto all’estero quanto in Patria”, sottolinea infine il Contingente.

Fonte e foto: Prima Parthica

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Etna, SSSD on Tofalo: “vicinanza alla popolazione, Difesa presente e pronta all’impiego”

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“Un pensiero di vicinanza alle popolazioni del Catanese colpite dal terremoto per una ingente attività dell’Etna che ha causato feriti, evidenti danni, disagi e tanta paura”: è questo il messaggio del Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) on Angelo Tofalo alla comunità siciliana, come riferisce il suo addetto alla comunicaizone.

“La Difesa – ha precisato il Sottosegretario – è presente e sempre pronta a impiegare i propri assetti a sostegno e supporto della popolazione.”

Fonte: Capitano Massimiliano Rizzo, Addetto alla Comunicazione del Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Angelo Tofalo

Foto: AFP/La Presse meteoweb.eu

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Ampio Raggio e gli Autieri d’Italia uniti in campo umanitario per portare la pace dove c’è la guerra

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“A sole poche settimane dal lancio del nuovo progetto giungono i primi aiuti umanitari dalla Gloriosa Associazione ANAI, l’Associazione Nazionale Autieri d’Italia, che vanta una pluriennale esperienza in campo umanitario e una vasta copertura sul territorio nazionale”, scriveva a fine novembre l’Associazione Ampio Raggio a proposito di una iniziativa di aiuto in favore della popolazione del Libano.

“L’ANAI – spiega Ampio Raggio – vanta oltre ottanta Sezioni distribuite in tutta Italia e da oltre sessant’anni è attiva e partecipe alle vicende della vita nazionale, oltre che svolgere, in ambito locale e regionale, attività che abbiano per oggetto il superamento di difficoltà materiali e morali della collettività”.

È proprio sulla base di questi saldi principi che la Sezione di Roma, guidata dal Ten Gen Vincenzo De Luca, si è prodigata in una vasta raccolta di materiale didattico, e la Sezione di Bolzano, presieduta dal Gen Lorenzo Miribung, ha contribuito economicamente in modo cospicuo per l’acquisto di una ludoteca e di giochi ludico creativi.

“Ringrazio di vero cuore il Gen Vincenzo De Luca, fondatore della Gloriosa Associazione Nazionale Autieri d’Italia di cui mi onora essere parte attiva – scrive il Presidente di Ampio Raggio, Antonio Pio Autorinoe il Gen Lorenzo Miribung, per la donazione utile all’acquisto di materiale sportivo al fine di allestire un campo da tennis e basket”.

“Portare la pace in territori martoriati dalla guerra non è semplice, ma trasmetterla con piccoli gesti che in realtà sono grandi opere d’amore sì!”

Fonte e foto: Associazione Ampio Raggio

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Esercito, 31° rgt Carri: giochi e sorrisi al reparto di oncoematologia pediatrica del Fazzi di Lecce

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Nei giorni a ridosso del Natale una rappresentanza del 31° reggimento Carri, unità alle dipendenze della brigata meccanizzata Pinerolo, si è recata all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce “per stringere in un fraterno e amichevole abbraccio i piccoli pazienti del Reparto di onco-ematologia pediatrica e donare loro giochi e sorrisi”, scrive il Reggimento nel comunicato stampa.

In tale occasione, il Comandante di Reggimento, col Cosimo Greco, ha consegnato, a nome dei Carristi, i proventi di una raccolta spontanea di fondi, svoltasi nel mese di dicembre, all’Associazione Genitori Onco-Ematologia Pediatrica “Per un sorriso in più”.

L’ associazione Onlus è da anni presente sul territorio e fornisce supporto materiale e psicologico alle famiglie di bambini colpiti da casi di tumori o leucemie.

L’iniziativa, nata su proposta dei militari rappresentanti del COBAR (Consiglio Base di Rappresentanza) e accolta immediatamente con grande generosità dal personale del 31° reggimento Carri, ha rappresentato “un toccante momento di solidarietà e ha ulteriormente evidenziato la vicinanza dell’Esercito alle famiglie, ma soprattutto ai bambini ricoverati all’Ospedale Fazzi”, conclude il comunicato.

Fonte e foto: 31° rgt Carri

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TF Praesidium: in Iraq i paracadutisti del 187° Folgore avvicendano i fanti dell’82° Torino

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Il 26 dicembre scorso, nella base di Mosul Dam, in Iraq, si è svolta la cerimonia di avvicendamento del Comandante della Task Force (TF) Praesidium, fa sapere lo stato maggiore della Difesa con un comunicato stampa.

Dopo circa 6 mesi di attività operativa, i fanti del 82° reggimento Fanteria Torino lasciano la responsabilità della protezione della diga di Mosul ai paracadutisti del 187° reggimento Paracadutisti Folgore: al tenente colonnello Luca Carbonetti è subentrato nel comando della TF Praesidium il tenente colonnello Vincenzo Leone, Comandante del Battaglione del 187° Reggimento.

Alla cerimonia, presieduta dal Generale di Brigata Nicola Terzano, Comandante del Contingente Nazionale e Direttore dell’addestramento della Coalizione in Iraq, ha partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Iraq, Sua Eccellenza Bruno Antonio Pasquino, e tutte le principali autorità civili e militari della provincia di Ninewa, si apprende.

Dinnanzi alle autorità, uno schieramento della missione in Iraq costituito dai fanti del 82° e dai paracadutisti del 187°. Tra i due reparti dell’Esercito Italiano si sono schierati in armi un plotone americano, recentemente posto alle dipendenze del Comandante della TF Praesidium, le forze antiterrorismo irachene e una rappresentanza della Polizia irachena, con cui i fanti del Torino hanno cooperato fianco a fianco nella gestione del sistema difensivo integrato dell’area della diga, infrastruttura critica e sito di interesse strategico per l’Iraq.

L’Ambasciatore nel suo intervento ha ringraziato le donne e gli uomini della TF Praesidium, le forze americane della Coalizione e i membri delle forze di sicurezza locali per il delicato compito svolto in Iraq, in supporto alla ditta italiana Trevi e al corpo degli ingegneri dell’Esercito americano (USACE).

Il gen Terzano, dopo aver ringraziato tutti gli ospiti per la loro presenza, rivolgendosi ai reparti schierati ha indirizzato il suo primo pensiero ai soldati iracheni e della Coalizione caduti nella lotta contro il cosiddetto stato islamico con l’obiettivo che l’Iraq possa tornare a essere una nazione dove vivere in pace e in prosperità.

“Io mi sento di ringraziare tutti questi fratelli in armi”, ha detto il Generale italiano.

Agli uomini e alle donne dell’82° reggimento Fanteria Torino il Comandante del Contingente nazionale ha espresso la sua gratitudine per la professionalità profusa nello svolgimento del servizio a favore dell’Italia.

“L’alto ufficiale – scrive lo stato maggiore della Difesa – si è dichiarato convinto che i Paracadutisti del 187° Reggimento Folgore saranno in grado di compiere il loro dovere nel solco dele grandi tradizioni dell’Esercito Italiano”.

Ognuno di voi rappresenta la speranza di uomini, donne, bambini e famiglie di una nazione che desidera vivere in sicurezza, pace e prosperità”, ha concluso il gen Terzano.

La TF Praesidium, nell’ambito dell’Operazione Inherent Resolve – Prima Parthica, è l’unità delle Forze Armate Italiane preposta alla protezione della diga di Mosul in coordinamento con le forze di sicurezza locali. Oltre ad assicurare la difesa della diga, la TF Praesidium garantisce la sicurezza del personale militare e civile americano e delle maestranze della ditta Trevi impegnate nei lavori di risanamento dell’infrastruttura.

“Gli uomini e le donne in uniforme della missione in Iraq hanno saputo conquistare, grazie al loro operato, la fiducia e il rispetto nelle istituzioni civili e militari irachene e hanno svolto, dal 2016 a oggi, una funzione essenziale per la stabilizzazione dell’Iraq, a conferma della professionalità delle Forze Armate Italiane, una risorsa a disposizione del Paese, pronte a operare sempre con rapidità ed efficienza in ogni contesto, tanto all’estero quanto in Patria”, conclude il comunicato stampa.

Fonte e foto: Stato Maggiore della Difesa

 

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Difesa: Il CaSMD gen Vecciarelli in Kosovo incontra i militari italiani della missione KFOR

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Il Capo di Stato Maggiore della Difesa (CaSMD), Generale Enzo Vecciarelli, ha fatto visita al personale italiano in servizio presso il comando della forza NATO di Pristina, dove è stato accolto dal Comandante della Kosovo Force (COMKFOR), gen Lorenzo D’Addario.

“Il gen D’Addario ha illustrato la situazione nell’area di responsabilità della missione con particolare attenzione al ruolo della KFOR nel mantenere sicurezza e stabilità, necessarie premesse allo sviluppo economico e sociale della regione”, scrive lo stato maggiore della Difesa nel comunicato stampa del 29 dicembre con cui dà notizia della visita in teatro operativo.

In tale occasione il gen Vecciarelli ha incontrato i militari dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei Carabinieri e, nel rivolgersi direttamente a loro, ha affermato di “essere consapevole del vostro sacrificio e di quello delle vostre famiglie che in questi giorni avvertiranno ancor di più la vostra mancanza”.

“Il vostro impegno – ha aggiunto il gen Vecciarelli – è apprezzato dai nostri concittadini e dalla comunità internazionale e rende tutto il Paese orgoglioso delle proprie Forze Armate”.

Successivamente il gen Vecciarelli ha raggiunto Camp Villaggio Italia di Peć/Pejë, dove è dislocato il Multinational Battle Group West (MNBG-W), la pedina operativa multinazionale a guida italiana nell’area ovest del paese che comprende militari italiani, austriaci, sloveni e moldavi.

“L’Italia è presente in Kosovo dal 1999 e, con circa 550 militari impegnati nella missione NATO, assiste le istituzioni locali nel processo di sviluppo e supporta la comunitá internazionale per garantire un futuro migliore a tutta la popolazione locale”, conclude il comunicato.

Fonte e foto: PI SMD

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Buon 2019!

TAAC-W, razzo anticarro contro mezzi italiani: sotto tiro un Lince, nessun ferito

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“Alle 11.00 circa ora locale durante le normali attività di advising e assistance da parte dei militari italiani impiegati nella zona di Herat a favore delle forze di sicurezza afghane, un mezzo Lince è stato oggetto del lancio di un razzo anticarro”, fa sapere stamane, 2 gennaio, lo stato maggiore della Difesa.

“Il razzo non ha colpito direttamente il mezzo, esplodendo nelle vicinanze dello stesso, provocando leggeri danni. I militari italiani hanno eseguito le operazioni di messa in sicurezza per il rientro in base”.

A conclusione del comunicato, lo stato maggiore assicura che “Non ci sono feriti tra i militari italiani”.

A Herat, nell’ovest dell’Afghanistan, i militari italiani sono impiegati nel Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) nell’ambito della missione NATO Resolute Support.

Fonte e foto (d’archivio): PI SMD

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