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Associazione Arma di Cavalleria: oggi a Roma la presentazione del Calendario 2019

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Giovedì 8 novembre, alle 17.00, nel complesso Pio IX a Roma, via Castro Pretorio 95, l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria presenta il Calendario 2019, fa sapere la stessa Associzione con un comunicato stampa.

“Dopo le quattro edizioni dedicate al Centenario della Grande Guerra si è sentita l’esigenza di ampliare l’orizzonte ritornando agli oltre tre secoli della storia della Cavalleria, costellati di fatti e personaggi memorabili”, scrive l’Associazione.

Ciascuna delle pagine interne è dedicata a un mese dell’anno: ogni mese un argomento illustrato, a volte ben conosciuto, altre meno, ma sempre degno di essere ricordato.

“La ricerca è stata quanto mai stimolante e in alcuni casi ha offerto l’occasione per approfondimenti in articoli già pubblicati o di prossima pubblicazione sulla Rivista di Cavalleria”, scrive l’Associazione. La storia è un libro meraviglioso, in cui studiando le vecchie pagine è sempre possibile scoprirne altre che rendono il quadro d’insieme più nitido e dettagliato.

Le immagini e i documenti proposti non hanno bisogno di alcuna retorica autocelebrativa, si legge dal comunicato: “Il rigore della ricerca è l’omaggio migliore che si può rendere alla storia della Cavalleria, certamente gloriosa e che proprio per ciò non necessita di orpelli e ricostruzioni più o meno fantasiose”.

“Anche questo Calendario 2019 vuole dunque essere un modesto ma rigoroso omaggio alle memorie di cui l’Associazione è depositaria”, conclude il comunicato.

Fonte e foto: Associazione Nazionale Arma di Cavalleria

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Quarantennale 160° corso Accademia Militare: tra loro i gen Serino, Perretti, Castellano, Luzi, Governale, Micale, Veltri

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“40, 100,160, 200 ecco i numeri che riecheggeranno al centro di Modena e precisamente al Palazzo Ducale l’8 e il 9 Novembre, segnala con un comunicato stampa il gen Giuseppe Morabito a proposito del quarantennale del 160° corso dell’Accademia Militare di Modena, che così prosegue:

“40 anni dopo l’arrivo a Modena, esattamente 100 anni dopo la fine vittoriosa della Prima Guerra mondiale, il 160° corso dell’Accademia Militare torna nella città estense per celebrare le quattro decadi di vita militare e onorare il suo gemellaggio con il 200° corso che in queste ore inizia la sua esperienza di dedizione alla Patria.

Come se non bastassero questi numeri a sottolineare l’unicità di questo rientro alla Casa Madre, come non ricordare che esattamente quel 16 ottobre 1978 nelle stesse ore in cui i futuri Ufficiali del 160° corso entravano al Palazzo Ducale, sede dell’Accademia, il Cardinale Carol Wojtyla, scegliendo il nome di Giovanni Paolo II, era eletto al soglio pontificio.

Una serie di coincidenze storiche se si vuole casuali ma significative.  Un’altra è il centenario della comparsa delle stimmate a Padre Pio, che sarà ricordato durante le celebrazioni modenesi.

I cento anni dalla fine della Grande Guerra sono una data di valenza e importanza storica assoluta per l’Italia e va evidenziato anche che proprio quest’anno l’Esercito e la sua Accademia raggiungono l’importante traguardo di 200 Corsi svolti nei 340 anni di storia del più antico istituto militare di formazione del mondo.

Il 160° corso era composto di più di due centinaia di giovani che credevano e ancora oggi credono nelle Istituzioni e tra loro annoverano eccellenze assolute.

In particolare saranno a Modena a celebrare i 40 anni di servizio anche il Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa Pietro Serino, il Comandante del NATO Rapid Deployable Corps Italiano Roberto Perretti, il Comandante delle Forze Operative del Sud Italia Rosario Castellano, il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dei Carabinieri Teo Luzi, il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia Giuseppe Governale, il Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente Italiana alle Nazioni Unite in New York Gino Micale e il Commissario Generale per le onoranze ai Caduti Alessandro Veltri. Questi sono solo la punta di diamante di un gruppo di persone eccezionali che da quaranta anni sono lustro dell’Italia.

La cerimonia del quarantennale sarà preceduta, nel pomeriggio dell’8 novembre, da quella della consegna dello spadino, nel corso della quale gli Allievi del 199° Corso consegneranno il simbolo dell’allievo ai colleghi del 200° Corso, un atto che sancisce per questi ultimi l’acquisizione dello status di Allievi Ufficiali.

Per assistere a questa cerimonia sono attesi in gran numero da tutte le regioni d’Italia i familiari dei giovani Cadetti del 200° Corso.

Il giorno successivo nell’ambito della cerimonia del quarantennale, il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino terrà un intervento in cui sottolineerà come il “passaggio” in Accademia fa sì che tutti gli Allievi di ogni epoca debbano ora sentirsi parte di un’unica famiglia.

Gli Allievi del 160° Corso sono stati testimoni della già citata elezione di Papa San Giovanni Paolo II, poi il 9 novembre 1989 della caduta del muro di Berlino e l’11 settembre 2001 del vile attentato al World Trade Centre.

Di quali cambiamenti epocali ed eventi storici saranno testimoni gli Allievi del 200° Corso non è dato saperlo ma l’augurio di Serino sarà quello che possano affrontare quanto la storia proporrà loro con la stessa saldezza morale e dedizione dei loro predecessori.

Ai due giorni di raduno organizzati sotto l’attenta direzione del Comandante dell’Accademia, Generale di Brigata Stefano Mannino, parteciperanno i familiari degli Allievi del Corso che sono deceduti in servizio e non in questi 40 anni, un ex parlamentare somalo che ha frequentato il 160° corso, Mohamed Omar Mohamed, e i Comandanti che accolsero il 160°a Modena nel 1978”.

Fonte: gen Giuseppe Morabito

Foto: Esercito Italiano

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Trident Juncture 2018, Norvegia: si conclude la livex con la liberazione dei territori occupati

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La fase Live Exercise (LIVEX) dell’esercitazione Trident Juncture 2018, in atto in Norvegia, si è appena conclusa, ha fatto sapere con un comunicato stampa del 9 novembre la Italian Multinational Brigade schierata nel paese scandinavo.

Più in dettaglio, si legge, “con la battaglia simulata di Oppdal, a cui hanno preso parte anche gli assetti terrestri e le componenti aeree dello strumento militare nazionale, si è conclusa la fase LIVEX , con unità schierate sul terreno, dell’esercitazione Trident Juncture, la più importante attività addestrativa organizzata dall’Alleanza Atlantica dalla fine della Guerra Fredda, che ha visto impiegati circa 50.000 militari di 31 diverse Nazioni, 150 aerei, 70 navi e oltre 10.000 veicoli terrestri”.

Al termine dell’esercitazione, l’Ammiraglio James Gordon Foggo, Comandante dell’Allied Joint Force Command di Napoli (NATO JFC Naples) e direttore dell’esercitazione, ha voluto ringraziare calorosamente i militari di tutte le Nazioni partecipanti e, in particolare, la Norvegia, che ha ospitato sul suo territorio la complessa attività addestrativa, si apprende.

L’Ammiraglio ha voluto rimarcare che la Trident Juncture ha rappresentato, da un lato, lo spirito di solidarietà e di coesione tra i Paesi membri a favore di quelli che maggiormente percepiscono la rinnovata assertività militare a est, e, dall’altro, la determinazione dell’Alleanza Atlantica nella sua missione primaria di difesa collettiva dell’integrità territoriale euro-atlantica contro ogni possibile aggressione e minaccia esterna, mantenendo un alto livello di preparazione e di reazione.

L’esercitazione ha previsto la contrapposizione sul campo di due unità avversarie, a livello corpo d’armata, le quali si sono alternate nel condurre operazioni in attacco e in difesa.

In particolare, la fase conclusiva, certamente tra quelle più complesse di tutta l’attività, consisteva nella completa liberazione di territori precedentemente occupati dalle forze avversarie.

L’obiettivo finale della Trident Juncture era quello di verificare la capacità della NATO di pianificare e condurre un’importante operazione di difesa collettiva, oltre che di valutare l’effettivo grado di integrazione e di cooperazione tra le Forze Armate dei Paesi membri e la loro capacità di interagire con Paesi amici, quali la Finlandia e la Svezia.

Allo stesso tempo, l’esercitazione è stata sfruttata anche per analizzare il sistema di prontezza operativa e di risposta militare immediata alle minacce dell’Alleanza, attraverso l’impiego della NATO Response Force (NRF), diretta dal NRDC-ITA (NATO Rapid Deployble Corps) di Solbiate Olona per tutto l’anno 2018.

La partecipazione nazionale, oltre a NRDC-ITA, ha visto schierato anche un complesso di forze terrestri, su base 132^ brigata corazzata Ariete, costituente la VJTF Land Brigade (Very High Readiness Joint Task Force), cioè l’assetto di massima prontezza operativa dell’Alleanza, la cui responsabilità è stata assegnata, nel 2018, alle Forze Armate Italiane.

Per tale esigenza, la brigata Ariete (Comando Brigata e assetti dell’11° reggimento Bersaglieri, del 10° reggimento Genio Guastatori, del reggimento logistico Ariete, del Reparto Comando e Supporti Tattici Ariete) è stata rinforzata con assetti tratti dal 187° reggimento Paracadutisti, dal 7° reggimento Trasmissioni, dal 1° reggimento Artiglieria da montagna, dalla Scuola di Commissariato di Maddaloni e da una compagnia di Polizia Militare del 13° reggimento Carabinieri Friuli-Venezia Giulia.

Durante la LIVEX, inoltre, la VJTF ha potuto anche contare sul supporto dell’Aeronautica Militare, che ha schierato nella base di Bodø gli Eurofighter (provenienti dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle e dal 37° Stormo di Trapani) per le attività di difesa aerea e di scorta e protezione dei velivoli strategici dell’Alleanza, i Tornado (dal 6° Stormo di Ghedi) per la soppressione delle difese aeree avversarie,  il KC-767 (del 14° Stormo di Pratica di Mare) per il rifornimento in volo degli aerei NATO e il G-550 CAEW (del 14° Stormo) per la sorveglianza, l’avvistamento, il comando e controllo.

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Fonte e foto: Italian Multinational Brigade PAO

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Resolute Support, Kabul: il gen Camporeale numero due della NATO in Afghanistan

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Nel pomeriggio di ieri, sabato 10 novembre, nella base militare di “Camp RS”, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale ha assunto l’incarico di Vicecomandante della missione NATO Resolute Support (RS) in Afghanistan, al termine della cerimonia di avvicendamento con il Vicecomandante uscente, il Tenente Generale Richard John Cripwell, del British Army.

Lo rende noto con un comunicato stampa il portavoce del contingente italiano dispiegato nella missione RS a Kabul.

Cresciuto a Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, 56 anni, già comandante dell’Accademia Militare di Modena e, nel 2009, Aiutante di Campo del Presidente della Repubblica, da ieri il gen Camporeale è il numero due della NATO in Afghanistan.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante della Missione RS, il Generale dello U.S. Army Austin Scott Miller, del Senior Civilian Representative della NATO, Ambasciatore Cornelius Zimmermann, dell’Ambasciatore d’Italia in Afghanistan, Sua Eccellenza Roberto Cantone, e di altre autorità civili e militari.

Il gen Camporeale arriva in Afghanistan in un momento delicato per il Paese: il mese scorso istituzioni, forze militari e di polizia locali sono state impegnate nel garantire la sicurezza nel corso delle recenti elezioni parlamentari, che hanno chiamato al voto più di 4 milioni di persone.

Ci si sta inoltre preparando alla ormai prossima tornata elettorale del 20 aprile 2019, quando la popolazione sarà nuovamente chiamata al voto per eleggere il Presidente dell’Afghanistan.

Il gen Miller, nel corso del suo intervento, ha dato il benvenuto al gen Camporeale e ha ringraziato l’Italia per il ruolo di assoluto rilievo avuto nella missione Resolute Support in questi anni.

“Quando penso al contingente italiano – ha dichiarato – penso alla grande professionalità di questi soldati e al contributo che danno per l’assolvimento del compito della missione”.

Nel suo discorso di commiato, il gen Cripwell ha ringraziato tutti gli uomini e le donne della Coalizione per l’eccellente lavoro svolto, dicendosi onorato di essere stato il loro Vicecomandante.

Nel suo intervento, il gen Camporeale ha sottolineato che “una delle lezioni più importanti che abbiamo imparato è che una pace durevole non può essere imposta. Ma, al contrario, essa deve essere un processo politico, economico e diplomatico condiviso, che miri a conquistare le anime e i cuori della gente.”

Ha infine ringraziato gli uomini e le donne dei 41 Paesi alleati e partner della Coalizione che stanno coraggiosamente lavorando per il successo della missione, e ha ricordato il sacrificio di coloro che sono stati uccisi o feriti per far sì che RS raggiungesse i suoi obiettivi, impedendo che l’Afghanistan diventasse ancora una volta un rifugio sicuro per il terrorismo.

Nato il 20 agosto 1962 e cresciuto a Margherita di Savoia, il gen Camporeale ha frequentato il 162° corso Onore dell’Accademia Militare di Modena.

Nel corso della sua carriera ha assolto diversi incarichi di comando, in unità Carri, e di staff presso gli organi di vertice dell’Esercito e della Difesa.

Tra questi: Comandante del 235° Reggimento Addestramento Volontari di Ascoli Piceno, Assistente Militare e Aiutante di Campo del Presidente della Repubblica Italiana, Comandante della Brigata corazzata Ariete, Vice Capo del V Reparto Affari Generali presso lo Stato Maggiore dell’Esercito e Comandante dell’Accademia Militare di Modena.

Torna in Afghanistan dopo una prima esperienza maturata a Kabul nel 2009 nell’ambito della Missione ISAF.

Resolute Support è una missione a guida NATO avviata il 1° gennaio 2015 al temine dell’operazione ISAF, ricorda il comunicato.

Il suo scopo è contribuire all’addestramento, assistenza e consulenza a favore delle istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali, al fine di giungere alla creazione di uno stato di diritto, istituzioni credibili e trasparenti e, soprattutto, di Forze di Sicurezza autonome e ben equipaggiate, in grado di assumersi autonomamente il compito di garantire la sicurezza del Paese, conclude il comunicato stampa.

Fonte e foto: Contingente italiano RS

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Divisione Friuli: il 134° anniversario celebrato alla Caserma Predieri

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“Era il 1° novembre 1884 quando si costituì a Milano, nel pieno del periodo risorgimentale, la Brigata Friuli: da allora molte sono state le trasformazioni e gli interventi dell’unità che ha continuato a portare questo nome fino ai giorni nostri”, scrive il Comando della Divisione Friuli in un comunciato stampa del 9 novembre.

La celebrazione del 134° anniversario dalla fondazione, tenutasi nella mattina del 9 novembre all’ interno della Caserma Predieri di Rovezzano, a Firenze, è cominciata con l’alzabandiera solenne a cui hanno partecipato alcune scolaresche invitate per l’occasione e una rappresentanza di combattenti e reduci.

Tra essi, l’Associazione Gruppo di Combattimento Friuli che, ancora oggi, conta tra i suoi membri alcuni soldati che il 21 Aprile 1945 entrarono – prime truppe italiane – in Bologna liberata, ricorda la Diviisone.

Proprio loro, pochi giorni prima a Riolo Terme agli ordini del Generale Arturo Scattini, combatterono vittoriosamente contro le truppe naziste costringendole alla definitiva ritirata dalla linea del fiume Senio.

Il Generale di Divisione Carlo Lamanna, Comandante della Divisione Friuli, nel suo discorso di saluto ha voluto sottolineare, proprio in concomitanza con il centesimo anniversario della fine della Grande Guerra, i momenti peculiari della lunga storia della sua Unità.

Poco prima, gli invitati avevano avuto la possibilità di percorrerne le tappe fondamentali attraverso un apposito percorso fotografico e narrativo suddiviso in aree tematiche all’interno della caserma.

Grande l’interesse dimostrato dagli ospiti, giovani studenti per i quali la mattinata ha potuto rappresentare un primo vero contatto con la realtà militare, storica e contemporanea, nel loro personale percorso formativo, conclude il comunicato.

Fonte e foto: Comando Divisione Friuli PI

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Ampio Raggio: continua l’attività benefica con il Ponte della Solidarietà Italia – Libano. “Risvegliamo le coscienze”, incoraggia il Presidente Autorino

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Sono stati mesi intensi, questi ultimi, per l’Associazione Ampio Raggio, che ha incontrato enti, associazioni, forum giovanili e gruppi di Protezione Civile presenti in ambito nazionale per il nuovo progetto “Ponte della Solidarietà Italia – Libano”.

Questo nuovo progetto umanitario, si apprende da un comunicato stampa della stessa Associazione, prevede la raccolta e l’acquisto di materiale d’abbigliamento, didattico, sportivo, e ludico-creativo, destinato a scuole e orfanotrofi Libanesi.

L’allestimento di una o più sale d’informatica fa rientrare nel progetto anche la donazione di un computer.

“Già più volte – ricorda il comunicato stampa – la giovane associazione di volontariato ha mostrato il suo supporto a favore dei bambini libanesi nel progetto “Ponte della solidarietà Italia-Libano” con una donazione di uova Pasquali ai bambini cristiani nell’aprile del 2015, con una donazione di ingente quantità di materiale didattico, ludico, creativo e di abbigliamento, a favore di scuole, centri d’accoglienza e orfanotrofi nel 2016”.

Queste donazioni sono state rese possibili grazie all’indispensabile collaborazione tra l’Associazione Ampio Raggio e altre associazioni, campane e non solo, che hanno contribuito alle raccolte.

L’Associazione Ampio Raggio, in sinergia con l’Esercito Italiano, numerose Associazioni e gruppi di protezione civile, è ormai da anni impegnata a sostegno delle popolazioni più disagiate, in particolare pone la sua attenzione sui più piccoli e sulle donne, spesso costretti a vivere in un clima conflittuale.

Nata nel 2015 la giovane Associazione, grazie al contributo di molti, è riuscita a portare a termine importanti donazioni in Libano, Kosovo, Iraq e Afghanistan, alcune delle quali hanno visto impegnato in prima linea il presidente, dott Antonio Pio Autorino, nelle vesti ufficiali di militare dell’Esercito Italiano.

“Ed è proprio quest’ultimo, mosso dal ricordo dei sorrisi e dalla gratitudine delle popolazioni a proporre una nuova iniziativa a favore dei piccoli bambini”, scrive l’Associazione.

I materiali raccolti e acquistati saranno stoccati e sigillati in attesa del termine delle raccolte e saranno poi destinati a scuole e orfanotrofi presenti in Libano.

Gli aspetti logistici saranno affidati al colonnello Eugenio Fortunato, membro del Consiglio Direttivo della giovane Associazione e dirigente del settore Logistica presso lo Stato Maggiore della Difesa a Roma.

Grazie inoltre alla collaborazione degli uomini del reggimento Logistico Garibaldi, comandati dal colonnello Stefano Capriglione, che, scrive l’Associazione, è “entusiasta delle precedenti collaborazioni e certo dell’eccellente risultato dell’ultimo progetto svolto in Afghanistan, invita il presidente Autorino a profondere il massimo impegno per la nuova iniziativa”. 

“L’invito è ancora una volta lo stesso – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Ampio Raggio, il dott Autorinoè tempo di risvegliare le coscienze: quello che per noi può sembrare banale, per altri può essere molto; sono aperte le raccolte, invito chiunque volesse collaborare a farlo senza esitare. Sono certo che sarete in molti e vi ringrazio a nome di tutti quelli che come me si prodigano a sostegno dei più bisognosi.”

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Fonte e foto: Ampio Raggio

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Cambio comando all’11° Bersaglieri: via il col Zizzari, subentra il col Puglisi

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Si è svolta nella mattinata del 12 novembre, nella Caserma Leccis di Orcenico Superiore (Pordenone), la cerimonia di avvicendamento del Comandante dell’11° reggimento Bersaglieri, ha fatto sapere con un comunicato stampa dello stesso giorno la brigata Ariete: al colonnello Giuseppe Zizzari è subentrato il parigrado Lorenzo Puglisi.

Alla cerimonia, presieduta dal Comandante della 132^ Brigata corazzata Ariete, generale di brigata Angelo Michele Ristuccia, hanno partecipato le autorità civili e militari del territorio, tra cui il sindaco di Zoppola, Francesca Papais, e il sindaco di Casarsa della Delizia, Lavinia Clarotto, oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Il col Zizzari ha lasciato il reggimento dopo un anno di comando, periodo durante il quale ha saldamente guidato il reparto nelle numerose attività addestrative e operative condotte.

In particolare, ricorda il comunicato della Brigata, il continuo impegno nell’assicurare aliquote di personale per l’Operazione Strade Sicure, che vedrà, a breve, il reparto nuovamente impiegato alla guida di un raggruppamento operativo, questa volta nell’area di Roma, e l’approntamento dei Fanti Piumati per l’esigenza eNRF (enhanced Nato Response Force) del 2018, di cui l’11° reggimento Bersaglieri è una componente fondamentale.

In questo contesto, assetti del reggimento hanno preso parte, nelle settimane scorse, con il Comando della brigata Ariete, alla più importante esercitazione organizzata dalla NATO negli ultimi vent’anni, la Trident Juncture 2018, durante la quale sono state testate, tra l’altro, le capacità di elevata prontezza operativa delle forze costituenti la VJTF (Very High Readiness Joint Taske Force) dell’Alleanza Atlantica, che per il 2018 è a guida italiana.

Nel suo intervento di commiato, il col Zizzari ha ringraziato tutto il personale dell’11° reggimento per averlo ben supportato nel corso della sua attività di comando e ha rivolto un particolare ringraziamento ai rappresentanti delle istituzioni locali per gli ottimi rapporti di collaborazione sviluppati in questo periodo.

Ora l’ufficiale andrà ad assumere un prestigioso incarico presso il Raggruppamento Unità Addestrative di Capua (CE).

Il cinquantaseiesimo Comandante dell’11° reggimento Bersaglieri, col Lorenzo Puglisi, proviene dalla Scuola di Fanteria di Cesano, dove ricopriva l’incarico di Direttore del Centro di addestramento al combattimento.

Il gen Ristuccia, durante la sua allocuzione, dopo aver reso onore ai caduti di ogni epoca della gloriosa unità, ha ricordato le vittime dell’attentato di Nassiriya nella ricorrenza del quindicesimo anniversario.

Ha poi espresso il prorpio apprezzamento al col Zizzari per la sapiente gestione delle numerose attività condotte dall’11° Reggimento durante il suo periodo di comando, augurando successivamente le migliori fortune al nuovo comandante dell’unità in vista degli impegni che lo attendono.

La cerimonia è stata accompagnata in musica dalle note della fanfara dell’11° reggimento Bersaglieri.

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Fonte e foto: 132^ Brigata corazzata Ariete

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Scuola Sottufficiali Esercito: ventennale del 1° corso Esempio, il primo biennio del nuovo iter formativo

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La caserma Soccorso Saloni di Viterbo, sede della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, ha aperto i cancelli, venerdì 9 novembre 2018, agli ex Allievi del 1° Corso Esempio per la celebrazione del ventennale, ha fatto sapere la stessa Scuola con un comunicato stampa del 12 novembre.

Accolti dal Generale di Brigata Pietro Addis, Comandante dell’Istituto di formazione militare, gli ex allievi hanno avuto la possibilità di rivivere, per un giorno, nei luoghi che dal 20 ottobre 1998 li hanno visti protagonisti per la frequenza del primo corso biennale, organizzato nell’ambito del nuovo iter formativo, discendente dal riordino dei ruoli avviato con il Decreto Legislativo 12 maggio 1995, n. 196, per diventare Marescialli Comandanti di plotone dell’Esercito Italiano.

Dopo la cerimonia dell’Alzabandiera, alla quale ha preso parte il Generale di Corpo d’Armata (ris.) Armando Novelli, all’epoca Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, ha avuto luogo la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai Sottufficiali Caduti.

A seguire, ulteriore momento dedicato al ricordo con l’omaggio floreale alla stele dedicata ai Marescialli Caduti appartenenti al nuovo iter formativo, saluto alla Bandiera d’Istituto, decorata di Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito e di Medaglia d’Argento al Merito Civile, e celebrazione della Santa Messa.

Al termine, visita alla Biblioteca Militare di Presidio, dove in atto è esposta una mostra storico-documentale sulla Prima Guerra Mondiale, e alle infrastrutture didattico-addestrative della Scuola.

I raduni degli ex allievi, che ciclicamente si tengono presso la Caserma Soccorso Saloni di Viterbo, luogo in cui sono stati condivisi esperienze, emozioni e sacrifici, testimoniano l’autenticità dei valori che da sempre hanno animato e guidato questi uomini, spiega il comunicato.

La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha il compito di formare Marescialli Comandanti di plotone e Marescialli con specializzazione Sanità. L’iter formativo si sviluppa coniugando una didattica di livello universitario con un’intensa attività ginnico-sportiva unitamente a un impegnativo programma di attività militari, teoriche e pratiche, svolte in sede, in aree e strutture addestrative sul territorio nazionale.

Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito

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Marina: nave San Giusto in Atlantico per la Gruflex 2018, esercitazione aeronavale concomitante al 20° anniversario SIAF/SILF

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È in corso di svolgimento fino al 23 novembre 2018, nelle acque dell’Oceano Atlantico, l’esercitazione aeronavale GRUFLEX 2018 (Grupo de la Flota Exercitacion 2018) organizzata e condotta dalla Marina Spagnola alla quale, oltre ad assetti statunitensi e portoghesi, partecipa anche la nave da sbarco anfibio San Giusto della Marina Militare Italiana con a bordo elicotteri, un battaglione di rinforzo di 230 fucilieri di Marina e mezzi della Brigata Marina San Marco.

È la stessa Forza Armata a darne notizia oggi, 15 novembre.

Quest’anno l’esercitazione si svolge in concomitanza con il 20° anniversario dell’attivazione della Forza Anfibia e della Forza da Sbarco italo-spagnola Spanish Italian Amphibious Force/Spanish Italian Landing Force (SIAF/SILF), evento celebrato negli scorsi giorni in porto a Rota (Spagna).

Fonte e foto: Marina Militare

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L’Istituto Nastro Azzurro attiva un master di I livello in Storia Militare Contemporanea 1796 – 1960

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L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare comunica di aver attivato un Master di Storia Militare Contemporanea 1796-1960.

Più in dettaglio, spiega l’Istituto, “il Presidente del Nastro Azzurro, gen. Carlo Maria Magnani, attraverso il CESVAM – Centro Studi sul Valor Militare, in patnerschip con l’Università degli Studi Nicolò Cusano, telematica Roma, ha proposto ed è stato attivato un Master di I Livello in STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796 – 1960 presso la Facoltà di Scienze Politiche per l’anno Accademico 2018-2019, della durata di 1500 ore e per complessivi 60 CFU”.

Il master, spiega l’Istituto, propone ai partecipanti le conoscenze riguardanti un approccio interdisciplinare alla ricostruzione e intepretazione di un avvenimento militare.

Prevede l’erogazione dei seguenti insegnamenti: Storia del Risorgimento, Storia Moderna, Storia Contenporanea, Storiografia, Geografia Generale, Geografia Storica e Militare, Storia delle Dottrine ed Ordinamenti Militari, Logistica ed Armamenti, Scienze Strategiche ed è strutturato in moduli.

L’articolato dei Moduli è in calce, insieme al Bando. I Moduli saranno svolti nella modalità e-learning e saranno supportati da apposite sinossi (da scaricare informaticamente) e da test di autovalutazione per la verifica di apprendimento.

I Partecipanti potranno disporre del supporto di Tutor per gli approfondimenti, inoltre durante l’anno, saranno attivati “seminari tematici” nella sede nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro, in Piazza Galeno 1, a Roma, sulla base delle richieste pervenute.

L’Esame finale consiste nella discussione di una breve tesi concordata con la Direzione Scietifica del Master e seguita dai Docenti del Master.

L’Istituto del Nastro Azzurro e la Presidenza Nazionale nel dare comunicazione alle Federazioni di questa attività, annunciata al XXX Congresso Nazionale di Napoli, indirizzata alla formazione e che ulteriormente aumenta il prestigio dell‘Istituto, spiega che il Master è rivolto ai giovani, nella fascia di età dai venticinque ai quaranta anni, ovvero a coloro che sono in cerca di una occupazione e vogliono acquisire titoli, e coloro che già nel mondo del lavoro, vogliono aiutarsi nella progessione di carriera.

“Questo comunicato – scrive la Presidenza naizonale dell’Istituto – è inteso come il comune sforzo di colloquiare con le nuovi generazioni, in modo costruttivo e fattivo a favore della conoscenza del nostro mondo militare, coì poco conosciuto o male inteso nelle nostre comunità e collettività”.

Il Bando del Master è pubblicato presso il sito della Universita degli Studi Nicolò Cusano Telematica Roma (www.universitacusano.it/master).

Sono previste agevolazioni, si apprende.

BANDO (fonte Istituto del Nastro Azzurro):

MASTER DI I LIVELLO

IN

STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796-1960

(1500 h – 60 CFU)

Anno Accademico 2018/2019

I edizione – I sessione

BANDO

ART. 1 – ATTIVAZIONE

L’università degli studi Niccolò Cusano – Telematica Roma, in partnership con l’Istituto del Nastro Azzurro e il CeSVaM (Centro Studi sul Valore Militare) propone il master di I livello in “Storia Militare Contemporanea 1796-1960” afferente alla facoltà di Scienze Politiche per l’anno accademico 2018/2019 della durata di 1500 ore per 60 CFU complessivi.

Agli iscritti che avranno superato le eventuali prove di verifica intermedia e la prova finale verrà rilasciato il diploma di master di I livello in “Storia Militare e Contemporanea 1796-1960”.

Art. 2 – OBIETTIVI

Il master si rivolge prevalentemente alle seguenti categorie:

             Appartenenti alle forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri);

             Appartenenti alle Forze dell’ordine;

             Insegnanti di scuola media superiore;

             Funzionari pubblici;

             Ricercatori, studiosi e cultori di materie storiche;

             Laureati in materie umanistiche e giuridiche;

             Soci del Nastro Azzurro, dell’UNUCI e delle associazioni combattentistiche ed arma.

Il master si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze riguardanti un approccio interdisciplinare alla interpretazione e alla ricostruzione scientifica di un evento militare.

ART.3 – DESTINATARI E AMMISSIONE

Per l’iscrizione al Master è richiesto il possesso di almeno uno dei seguenti titoli:

1) laurea conseguita secondo gli ordinamenti didattici precedenti il decreto

ministeriale 3 novembre 1999 n. 509;

2) lauree ai sensi del D.M. 509/99 e ai sensi del D.M. 270/2004;

3) lauree specialistiche ai sensi del D.M. 509/99 e lauree magistrali ai sensi del D.M.

270/2004;

I candidati in possesso di titolo di studio straniero non preventivamente dichiarato equipollente da parte di una autorità accademica italiana, potranno chiedere al Comitato Scientifico il riconoscimento del titolo ai soli limitati fini dell’iscrizione al Master. Il titolo di studio straniero dovrà essere corredato da traduzione ufficiale in lingua italiana, legalizzazione e dichiarazione di valore a cura delle Rappresentanze diplomatiche italiane nel Paese in cui il titolo è stato conseguito.

I candidati sono ammessi con riserva previo accertamento dei requisiti previsti dal bando.

I titoli di ammissione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione per le domande di ammissione.

L’iscrizione al Master è incompatibile con altre iscrizioni a Corsi di laurea, master, Scuole di specializzazione e Dottorati.

Art. 4 – DURATA, ORGANIZZAZIONE DIDATTICA, VERIFICHE E PROVA FINALE

Il Master ha durata annuale pari a 1500 ore di impegno complessivo per il corsista, corrispondenti         a 60 cfu.

Il Master si svolgerà in modalità  e-learning con piattaforma accessibile 24 h\24h.

 Il Master è articolato in :

–              lezioni video e materiale fad appositamente predisposto;

–              eventuali test di verifica di autoapprendimento

Tutti coloro che risulteranno  regolarmente iscritti al Master dovranno sostenere un esame finale che accerti il conseguimento degli obiettivi proposti presso la sede dell’Università sita in Roma – Via Don Carlo Gnocchi 3.

I lavori finali dei corsisti più meritevoli previa segnalazione della Commissione d’Esame, saranno pubblicati, dopo accurata revisione editoriale, sulla rivista trimestrale “Quaderni del Nastro Azzurro”.

Per ogni sessione di tesi il corsista o i corsisti che si classificheranno con votazione massima riceveranno dalla Presidenza del Nastro Azzurro un attestato di benemerenza.

Art. 5 – ORDINAMENTO DIDATTICO

Il percorso del Master prevede i seguenti insegnamenti così articolati:

Storia del Risorgimento, Storia Moderna, Storia Contemporanea, Storiografia, Geografia Storica e Militare, Storia delle Dottrine ed Ordinamenti Militari, Logistica ed Armamenti, Scienze Strategiche, che verranno per il seguente anno accademico articolati nel seguente ordinamento

Art. 6 – DOMANDA DI ISCRIZIONE

Insieme alla domanda di iscrizione, redatta secondo apposito modello e scaricabile dal sito www.unicusano.it, i candidati, pena l’esclusione dall’ammissione, dovranno produrre i seguenti documenti:

  • dichiarazione sostitutiva di certificazione (ai sensi del D.P.R. del 28 dicembre 2000 n. 445 art. 46) dei titoli di studio posseduti;
  • copia di un documento di identità personale in corso di validità;
  • copia del bonifico della prima rata;
  • copia del Codice Fiscale;
  • marca da bollo da € 16,00.
  • tesserino di servizio o autodichiarazione se aventi diritto ad agevolazione economica

I cittadini non comunitari residenti all’estero potranno presentare la domanda tramite le Rappresentanze diplomatiche italiane competenti per territorio che, a loro volta, le provvederanno ad inviarle all’Università allegando il titolo di studio straniero corredato di traduzione ufficiale in lingua italiana, legalizzazione e dichiarazione di valore.

Oltre alla suddetta documentazione, i cittadini non comunitari residenti all’estero, dovranno presentare alla Segreteria Generale il permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura in unica soluzione per il periodo di almeno un anno; i cittadini non comunitari residenti in Italia dovranno presentare il permesso di soggiorno rilasciato per uno dei motivi indicati al’articolo 39, quinto comma, del D.L.vo n. 286 del 25.7.1998 (ossia per lavoro autonomo,lavoro subordinato,  per motivi familiari, per asilo politico, per asilo umanitario, o per motivi religiosi).

Tale documentazione dovrà essere presentata personalmente o inviata a mezzo raccomandata A.R. (farà fede il timbro postale dell’ufficio accettante), al seguente indirizzo:

Università degli Studi Niccolò Cusano- Telematica Roma

 Segreteria Generale Master

 Via don Carlo Gnocchi, 3

00166 Roma.

Il termine ultimo per la raccolta delle iscrizioni è il 30 novembre 2018 (salvo eventuali proroghe).

Art. 7 – QUOTA DI ISCRIZIONE

Il costo annuo del Master è di € 1.500,00 (millecinquecento/00), la quota verrà versata in quattro rate di pari importo (€ 750,00 ciascuna) da corrispondersi secondo la scadenza che sarà indicata dalla Segreteria Master successivamente alla chiusura delle iscrizioni.

Art. 8 –  SCONTI E AGEVOLAZIONI

E’ prevista una quota d’iscrizione ridotta, pari a € 1.100,00 (millecento/00) per le seguenti categorie:

–              Laureati Unicusano

–              Militari

–              Insegnanti

–              Funzionari pubblici

–              Forze dell’Ordine

–              Soci del Nastro Azzurro e dell’UNUCI

Il versamento della quota d’iscrizione, suddiviso in quattro rate mensili (ciascuna da € 275,00 (duecentosettantacinque/00) dovrà essere versata secondo la modalità descritta all’art. 7.

Per poter usufruire della suddetta agevolazione è necessario allegare alla domanda d’iscrizione opportuna certificazione/autocertificazione attestante l’appartenenza alla categoria beneficiaria dell’agevolazione economica

Art.  9 – SCADENZE

– Il termine ultimo per la raccolta delle iscrizioni è il  30 novembre 2018, salvo eventuali proroghe.

Art. 10 – COMMISSIONE D’ESAME

Il Coordinatore del Corso è nominato dal Comitato Tecnico Organizzatore e allo stesso è demandata la nomina della Commissione d’esame finale che sarà composta da 5 componenti e potrà operare validamente con la presenza di almeno tre Commissari

Info: www.unicusano.it/ master

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

(richiedere le agevolazioni proposte dall’Istituto del Nastro Azzurro)

LOCANDINA (fonte Istituto Nastro Azzurro):

MASTER DI I LIVELLO

       STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796 – 1960

Obbiettivi e sbocchi professionali

Approfondimenti specifici caratterizzanti le peculiari situazioni prese in esame al fine di fornire un approccio interdisciplinare e militare allo studio, alla interpretazione ed alla ricostruzione scientifica di un evento militare.

Destinatari e Requisiti

Appartenenti alla Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri) Appartenenti alle Forze dell’Ordine, Insegnanti di Scuola Media Superiore, Funzionari Pubblici, Laureati in materie umanistiche e giuridiche, Soci del Nastro Azzurro, dell’UNUCI e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Cultori di Storia Militare e Scienze Ausiliari (Araldica, Uniformologia, Vessillologia, Equipaggiamenti, Armi e Mezzi), Cultori di Materie Militari (Strategia, Tattica, Logistica, Ordinamenti, Informazioni).

Durata e CFU

1500 – 60 CFU. Seminari facoltativi extra Master. Conferenze facoltative su Case Study

Modalità ed erogazione

Il Master si svolgerà in modalità è learning con

Piattaforma 24h/24h

Costi ed agevolazioni

Euro 1500 (suddivise in due rate). Euro 1100 per le seguenti categorie:

Laureati Unicusamo, Militari, Insegnanti, Funzionari Pubblici, Forze dell’ordine. Soci del nastro Azzurro e dell’UNUCI

Possibilità post Master

Le tesi meritevoli saranno pubblicate sulla rivista “Quaderni del Nastro Azzurro”

Possibilità di collaborazione e ricerca presso il CESVAM.Conferimento ai militari decorati dell’Emblema Araldico

Conferimento ai più meritevoli dell’Attestato di Benemerenza dell’Istituto del Nastro Azzurro

Possibilità di partecipazione, a convenzione, ai progetti di ricerca del CESVAM

Accredito presso i principali Istituti di Ricerca con cui il CESVAM collabora

Contatti

06 456 783 63 dal lunedi al venerdì 09,30 17,30  unicusano@master

ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO                  UNIVERSITA’ NICCOLO’  CUSANO

CESVAM Centro Studi sul Valore Militare:

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org      www.unicusano.it/master

Fonte e foto: Istituto del Nastro Azzurro

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Nunziatella: giura il 231° corso nel Centenario della Vittoria, il ricordo va ai 150 ex allievi caduti nella Grande Guerra

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Si è svolta stamane, 17 novembre, nella storica cornice di Piazza del Plebiscito, a Napoli, la cerimonia di Giuramento del 231° corso della Scuola Militare Nunziatella alla presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, del Capo di Stato Maggiore della Difesa (CaSMD) Generale Enzo Vecciarelli e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (CaSME) Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina.

Ne ha dato notizia l’Esercito con un comunciato stampa odierno

All’evento hanno preso parte numerose autorità civili, religiose e militari, tra cui il Presidente della Regione Campania, dott Vincenzo De Luca, il Sindaco di Napoli, dott Luigi De Magistris, il Prefetto, dottoressa Carmela Pagano, e il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Hanno fatto da cornice agli 84 allievi, di cui 30 donne, numerosi Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i Gonfaloni della città metropolitana di Napoli e della Regione Campania e le migliaia di ex-allievi accorsi per stringersi intorno ai giovani giuranti.

Nel corso della cerimonia il Ministro della Difesa, rivolgendosi ai giovani allievi e allieve del 231° corso, subito dopo aver prestato il solenne giuramento di fedeltà alla Repubblica, ha affermato che “la Nunziatella e le altre scuole militari hanno lo scopo principale di formare gli uomini e le donne alla vita militare, ma anche quello di prepararli alla vita e farne dei buoni cittadini che sappiano comprendere le esigenze della gente”.

“Il vostro è un grande privilegio di cui spero vi rendiate conto – ha aggiunto il Ministro – perché la Nunziatella è la scuola militare per eccellenza, nelle cui aule, in 231 anni di storia, sono cresciuti e si sono formati grandi personalità, che hanno contribuito fortemente al progresso del nostro Paese, distinguendosi nei settori più disparati della nostra società”.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen Vecciarelli, durante il suo intervento ha affermato: “Cari Allievi, quella che vi accoglie non è una community fatta di like, hashtag e solitudine digitale, è una comunità fatta di uomini e donne animati da sentimenti di autentica fratellanza, coraggio, onore e abnegazione, rispetto per le istituzioni. Il giuramento è il momento nel quale ci impegniamo a servire il nostro Paese e la nostra comunità nazionale a cui siamo pronti a donare la Vita”.

Il gen Farina, CaSME, dopo aver ringraziato le autorità intervenute, rivolgendosi agli allievi ha affermato: “La cerimonia odierna consacra una scelta maturata in voi quando, varcando la soglia del Rosso Maniero, vi siete impegnati a dedicare alcuni degli anni più fervidi della vostra vita all’amor di Patria e alla fedeltà verso le Istituzioni. Con il percorso appena intrapreso vi accingete a perseguire valori come onore, disciplina e senso del dovere. Quegli stessi principi che hanno ispirato e forgiato innumerevoli schiere di allievi, così come la consapevole scelta di allontanarvi dalle comodità della vita dei vostri coetanei e dagli affetti dei vostri cari. Proprio ai familiari esprimo la mia più profonda riconoscenza poiché, nel sostenere le vostre aspirazioni, hanno affidato alla Nunziatella la responsabilità della vostra formazione scolastica ed etica, in una fase cruciale della vita. Vi ringrazio per la fiducia che avete riposto nella Scuola e nell’Esercito, e posso dirvi con orgoglio che profonderemo il massimo impegno per dare il meglio”.

Durante la manifestazione si è svolto il rito della Consegna dello spadino, gesto con il quale l’allievo maturando investe tradizionalmente della qualifica di “allievo” il neo giunto alla Scuola.

Quest’anno il Giuramento ha assunto particolare rilevanza nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della Vittoria della Grande Guerra che, conquistata agli ordini del Generale Armando Diaz, di origini napoletane, vide tra i protagonisti di quelle vicende storiche anche numerosi ex-allievi della Nunziatella a cui furono conferite ben otto medaglie d’oro al Valor Militare.

All’ingresso della Scuola fu posizionata, nel 1920, una roccia del Monte Grappa – “Monte Sacro alla Patria” – sormontata da un’aquila e da una bandiera, in memoria dei 150 ex-allievi caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

La Scuola Militare Nunziatella, fondata il 18 novembre 1787 come Reale Accademia Militare, con sede sulla collina di Pizzofalcone a Napoli, nello storico edificio che la ospitò fin dalla sua fondazione, è uno dei più antichi istituti di formazione militare d’Italia e del mondo.

Per il ruolo svolto nei tre secoli di attività “nel settore dell’alta formazione, quale motore accademico, sociale ed economico per l’Italia e per tutti i Paesi del Mediterraneo ad essa legati”, è stata dichiarata “Patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo” da parte dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo. La scuola fin dalle origini è stata luogo di elevata formazione militare e civile, da cui il motto “Preparo alla vita e alle armi”, e ha avuto tra i suoi professori e alunni personalità di elevato valore, riconosciuti sia a livello nazionale sia internazionale.

Fonte e foto: PI SME

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CME Puglia, cambio al vertice: il gen Rainò ha avvicendato il gen Prezioso

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Nella suggestiva cornice del Cortile d’Onore della storica caserma Damiano Picca si è svolta la cerimonia di avvicendamento del Comandante territoriale dell’Esercito in Puglia, ha fatto sapere lo stesso Comando Militare Esercito (CME) Puglia con un comunicato stampa del 16 novembre.

Alla presenza del Vice Comandante per il Territorio del Comando delle Forze Operative Sud, Generale di Divisione Gualtiero Mario De Cicco, il Generale di Brigata Mauro Prezioso, che andrà a ricoprire incarichi presso gli organi di vertice della Forza Armata, ha ceduto il comando al Generale di Brigata Giorgio Rainò, proveniente dall’Ambasciata italiana in Pakistan.

Durante il discorso di commiato il gen Prezioso ha evidenziato come il CME Puglia, durante il triennio della sua permanenza, ha cercato di essere tra la gente, nel territorio e a fianco delle istituzioni locali, al fine di creare sinergie e far conoscere le realtà della Forza Armata.

A conferma di tale attività, sottolinea il CME Puglia, le oltre 100 iniziative svolte nel territorio, nelle scuole, nei musei, nelle piazze, al fine di promuovere la cultura della Difesa e suggellare l’indissolubile rapporto tra l’Esercito, le Istituzioni e la società.

Il gen Prezioso nel ringraziare le autorità presenti, e in particolare i Sindaci ha voluto, ancora una volta, salutare i suoi uomini e donne esprimendo tutto l’orgoglio di essere stato il loro Comandante.

Alla cerimonia erano presenti numerose autorità che hanno voluto manifestare, in un momento così solenne, un’affettuosa e sentita vicinanza al CME Puglia.

Il Comandante subentrante, Generale di Brigata Giorgio Rainò, di origini salentine, ha frequentato il 166° Corso Dignità dell’Accademia Militare, il 3° Corso ISSMI presso il Centro Alti Studi della Difesa e ha una lunga esperienza maturata in Patria e all’estero, in incarichi operativi, dirigenziali e diplomatici.

È Laureato in Scienze Strategiche e in Scienze Internazionali e Diplomatiche e ha conseguito i master in Studi Internazionali Strategico-Militari, Scienze Strategiche e Peace Bulding Management.

Fonte e foto: CME Puglia

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Difesa: la Pinerolo festeggia il suo 197° anniversario mentre è a Herat

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I militari della brigata Pinerolo del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W), inquadrati nella missione NATO Resolute Support (RS) in Afghanistan, festeggiano 197 anni di storia, ha ricordato con un comunicato stampa del 16 novembre lo stato maggiore della Difesa (SMD).

Più in dettaglio si apprende che nella base di Camp Arena a Herat, nella missione in Afghanistan, gli uomini e le donne della brigata Pinerolo inquadrati nel TAAC-W, comando multinazionale a guida italiana della Missione NATO RS, hanno celebrato la ricorrenza dei 197 anni di storia tra impegni operativi attuali e sfide per il futuro.

In particolare, scrive SMD, “il Sottufficiale di Corpo della Brigata e del TAAC-W, custode della storia e delle tradizioni dell’Unità, ha ricordato i fasti e la gloria del passato nonché l’impegno presente dei militari che, in missione sul territorio afgano con un delicato impegno operativo in un’area sensibile dell’Asia, hanno svolto un lavoro importante nel fornire addestramento assistenza e consulenza a favore delle Afghan National Defence and Security Forces (ANDSF), e hanno altresì assicurato assistenza alla popolazione attraverso progetti di cooperazione civile e militare per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale”.

Il vicecomandante di Resolute Support, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale, durante la sua visita al personale del TAAC-W ha voluto rivolgere personalmente gli auguri a tutti gli uomini e le donne della Pinerolo, ringraziandoli per l’impegno e la dedizione con cui quotidianamente svolgono il proprio lavoro.

La storia della Brigata affonda le sue radici nel lontano 13 novembre 1821 quando il Reggimento Saluzzo, protagonista di battaglie epiche tra il 1672 ed il 1738 sulla penisola italica ma anche al di fuori di essa, con decreto reale fu trasformato in Brigata Pinerolo, ricorda SMD.

Da allora la Brigata ha contribuito a scrivere la storia dell’Esercito e dell’Italia partecipando alle guerre d’indipendenza, ai conflitti mondiali e alle operazioni militari per la pace all’estero in Albania, Kosovo, Libano, Afghanistan, Iraq e Gibuti.

I soldati della Pinerolo hanno inoltre preso parte, grazie alla capacità dual use, agli interventi di pubblica utilità in aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali, dimostrando sempre professionalità e generosità, riconosciute peraltro con una Medaglia di Bronzo al valore dell’Esercito conferita a seguito del soccorso prestato alle popolazioni apulo lucane colpite dal sisma del 1980, nonché all’operazione in concorso alle Forze di Polizia denominata Strade Sicure.

Nella storia recente, la Pinerolo è stata scelta dall’Esercito per lo sviluppo del Progetto Forza NEC (Network Enabled Capabilities), un programma che darà la possibilità di collegare ogni singolo soldato con il proprio comando per avere, tramite un sistema digitale, tutte le informazioni e gli ordini per operare sul campo.

La celebrazione di questa ricorrenza in Afghanistan è un importante momento di unità e fratellanza per il personale della Pinerolo, di ieri e di oggi, che vede protagonisti gli uomini e le donne impiegati nei vari teatri ma rappresenta, al contempo, incoraggiamento e stimolo per il futuro della Brigata in un modello operativo di successo che garantisce la pace e la stabilità sempre nello spirito del proprio motto: “Sempre più avanti, sempre più in alto!”.

Fonte: Stato Maggiore della Difesa

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Scuola Sottufficiali Esercito: Signa Inferre per il XXI Esempio e addestramento per i marescialli di Sanità

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Settimana intensa per gli Allievi Marescialli del XXI Corso Esempio e per i Marescialli a nomina diretta con specializzazione Sanità impegnati nell’esercitazione Signa Inferre, ciclo di attività continuative, diurne e notturne fuori sede, condotte presso il Poligono di Pian di Spille in provincia di Viterbo.

È la Scuola Sottufficiali dell’Esercito a darne notizia con un comunciato stampa di ieri, 19 novembre.

Nel dettaglio, si apprende, dal 12 al 16 novembre scorsi un fitto programma ha visto protagonisti i futuri Comandanti di plotone dell’Esercito Italiano: addestramento individuale al combattimento, esercizi di topografia, procedure di comunicazione, metodo di combattimento militare, addestramento al contrasto della minaccia costituita dagli IED (Improvised Explosive Device), lezioni di tiro con armi individuali e di reparto.

Analogo intenso addestramento per i Marescialli a nomina diretta con specializzazione Sanità, in atto frequentatori del corso applicativo, il cui iter formativo si articola in due fasi.

La prima fase, al via dal 15 ottobre, presso l’istituto di formazione militare viterbese, è suddivisa in un modulo Formazione del Combattente, finalizzato a conseguire le capacità tecnico-professionali essenziali per la condotta di attività militari ai minori livelli, e in un modulo Formazione del Leader, diretto a conferire le caratteristiche del Leader per poter operare in contesti e situazioni particolari che richiedono elevata professionalità e consapevole responsabilità.

La seconda fase, articolata su un modulo Sanità e il tirocinio pratico, sarà svolta, dalla seconda decade del mese di febbraio del prossimo anno, presso la Scuola di Sanità e Veterinaria, polo di qualificazione e di specializzazione per tutto il personale dell’Esercito, in Roma Cecchignola.

Le attività sono state seguite dal col Cristian Margheriti, Comandante del Reggimento Allievi Marescialli, e dal ten col Sergio Panetta, Capo Reparto Corsi, nell’ambito di una adeguata cornice di sicurezza garantita dal personale della linea di comando, costituita da Ufficiali e Marescialli provenienti dai reparti operativi dell’Esercito Italiano.

Gli assetti logistici forniti dal Reparto Supporti dell’Istituto di formazione militare viterbese, coordinati dal ten col Rocco La Rocca, hanno consentito al personale di fruire, per l’intera settimana di permanenza in poligono, di tutti i servizi necessari per lo svolgimento dell’esercitazione (attendamento, vettovagliamento, trasporti, sanità).

La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha il compito di formare Marescialli Comandanti di plotone e Marescialli con specializzazione Sanità. L’iter formativo si sviluppa coniugando una didattica di livello universitario con un’intensa attività ginnico-sportiva unitamente a un impegnativo programma di attività militari, teoriche e pratiche, svolte in sede, in aree e strutture addestrative sul territorio nazionale.

Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito

 

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Marina: onori alle spoglie del sottocapo silurista Carlo Acefalo, sepolto in Sudan dal 1940

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Venerdì prossimo, 23 novembre, alle 14.30, si svolgerà a Savona la cerimonia per rendere gli onori militari alle spoglie del sottocapo Carlo Acefalo, marinaio silurista deceduto a seguito dell’affondamento del Sommergibile Macallè avvenuto nel 1940, durante il Secondo Conflitto Mondiale, nell’ambito di una navigazione di trasferimento nel Mar Rosso, a circa 65 miglia a Sud-Est da Port Sudan.

È la Marina Militare a darne notizia con un comunicato stampa del 20 novembre.

Nell’evento, 78 anni fa, tutti i membri dell’equipaggio riuscirono a trarsi in salvo ma, dopo 10 giorni di stenti, il sottocapo Acefalo perse la vita e fu sepolto sul posto.

Le spoglie del militare, decorato con la Croce di Guerra al Valor Militare alla memoria, rinvenute in Sudan e consegnate a distanza di 75 anni al Governatore del luogo, sono state riportate in Italia a cura del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti lo scorso 9 novembre, fa sapere la Marina.

“La cerimonia – si legge dal comunicato – sottolinea e rappresenta la volontà di onorare e ricordare l’importanza, l’impegno e la dedizione di tutti i marinai deceduti in tempo di guerra o pace che hanno sacrificato la propria vita per salvaguardare l’interesse collettivo al servizio della Patria”.

Approfondimento (fonte Marina Militare):

Il Sottocapo Silurista Carlo Acefalo è stato decorato con Croce di Guerra al Valor Militare, alla memoria, con la seguente motivazione:

“Imbarcato su sommergibile, in azione di guerra in Mar Rosso, benchè gravemente colpito durante la navigazione da emanazione di gas tossici, assolveva il suo compito con sereno coraggio e diligenza; dopo l’incaglio e l’affondamento dell’unità, tratto in salvo dai suoi camerati ma gravemente provato nel fisico, lasciava la vita nell’adempimento del dovere, rivolgendo alla Patria l’estremo saluto”.

Fonte: Marina Militare

Foto: lastampa.it

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CalendEsercito 2019: l’uomo e la tecnologia pilastri dell’Esercito nel calendario che è un omaggio al Genio Universale

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È stato presentato a Roma, nella suggestiva cornice offerta da Palazzo della Cancelleria, la presentazione del “CalendEsercito 2019”, quest’anno intitolato “Esercito e Tecnologia – omaggio al Genio Universale”, ha fatto sapere oggi la stessa Forza Armata.

L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità,  tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa on Raffaele Volpi, il Presidente della Commissione Difesa della Camera di Deputati on Gianluca Rizzo, l’Avvocato Generale dello Stato, avv Massimo Massella Ducci Teri, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, alla presenza di alcuni membri del Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare (COCER) e di numerosi studenti del liceo Salvini di Roma, insieme alle più alte autorità militari, civili e religiose.

L’edizione 2019 del CalendEsercito, realizzata grazie alla collaborazione con la Società Leonardo rappresentata dal Presidente Gianni Di Gennaro, è stata illustrata dai giornalisti Flavia Fratello e Roberto Giacobbo ed è dedicata ai fondamentali pilastri dell’Esercito Italiano: l’uomo e la tecnologia, componenti complementari e indissolubili per uno strumento militare che, al passo con i cambiamenti repentini dello scenario globale e delle relazioni internazionali, vuole mantenere alti gli standard di efficacia e flessibilità.

Il gen Farina, nel corso del suo intervento, ha sottolineato che l’Esercito sente la grande responsabilità di mantenere l’uomo al centro del suo percorso di sviluppo tecnologico necessario per restare al passo con i tempi e superare le sfide che la nazione ci ha affidato.

Ha poi continuato ribadendo che per la Forza Armata la tutela del proprio personale assume un’importanza fondamentale, tale che la ricerca e l’innovazione tecnologica devono essere principalmente finalizzate a migliorare capacità e protezione del singolo e delle unità.

A questo contribuisce in maniera decisiva l’eccellenza dei progetti sviluppati e prodotti dal comparto industriale nazionale.

Il “CalendEsercito 2019”, spiega il comunicato, è ispirato alla figura di Leonardo, genio universale che racchiude in sè tutte le virtù artistiche, scientifiche e di innovazione ma, soprattutto, i valori dell’animo umano.

L’uomo, sottolinea la Forza Armata, è messo da Leonardo al centro dell’universo, così come l’Esercito mette il soldato al centro della propria attenzione.

Il calendario, inoltre, presenta un interessante parallelismo tra i disegni del genio e i sistemi d’arma e gli equipaggiamenti a più alto indice tecnologico in servizio o di imminente acquisizione da parte della Forza Armata, mettendo in evidenza il contributo prezioso dell’industria nazionale della Difesa per la sicurezza degli uomini e le donne con le stellette.

“Prodotto da Gemmagraf, può essere acquistato online sul sito www.esercito.difesa.it”, conclude il comunicato stampa.

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I CalendEsercito in Paola Casoli il Blog

Fonte e foto: PI SME

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Il SSSD on Tofalo augura buon lavoro ai neodirettori dei servizi segreti italiani

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Questo il messaggio del Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD), on Angelo Tofalo, ai neodirettori dei servizi segreti italiani:

“Buon lavoro ai nuovi Direttori dei Servizi Segreti italiani. Buon lavoro al neodirettore generale del Dipartimento delle Informazione per la Sicurezza (DIS), Gennaro Vecchione, uomo delle Istituzioni, Generale di altissimo livello e provata esperienza in ambito operativo e della formazione. Buon lavoro al Generale Luciano Carta, che assumerà la direzione dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE): militare di rare doti umane e di comando, grande esperto di intelligence e già comandante di reparti speciali. Era dai tempi di Martini, Pollari e Siracusa che non spiccavano profili di così alto spessore, capacità e serietà. Un sentito ringraziamento ai Direttori uscenti, il Prefetto Alessandro Pansa e il Dottor Alberto Manenti, per il lavoro svolto al servizio delle Istituzioni e buona continuazione al Generale Mario Parente, riconfermato dal Governo alla direzione dell’AISI, l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna. Con il cambiamento di oggi si apre una nuova pagina per il comparto Intelligence italiano. Viva l’Italia”.

Fonte: Capitano Massimiliano Rizzo Addetto alla Comunicazione del Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Angelo Tofalo

Foto: @AngeloTofalo

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COMLOG: il gen Figliuolo in visita al Policlinico Celio, “fulcro per il personale militare e riferimento internazionale e interagenzia”

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Il Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, si è recato in visita al Policlinico Militare di Roma Celio lo scorso 20 novembre, fa sapere con una nota stampa il Comando Logistico (COMLOG) dell’Esercito.

Il Comandante Logistico, accolto dal Direttore del Policlinico Militare, Generale di Divisione Francesco Diella, dopo gli onori di rito e dopo aver visitato alcuni reparti specialistici, ha rivolto a tutto il personale del nosocomio un sentito ringraziamento unitamente ai complimenti per il lavoro svolto e la professionalità dimostrata in ogni circostanza.

Il gen Figliuolo, nel corso dell’attività, ha sottolineato l’importanza del Policlinico Militare quale fulcro dell’assistenza sanitaria per il personale militare sul territorio nazionale e per i teatri operativi e imprescindibile riferimento per la dimensione internazionale e interagenzia assunta dalla Forza Armata, riferisce la nota stampa.

Nella circostanza, il Comandante Logistico dell’Esercito ha voluto soffermarsi sull’importanza del lavoro di squadra per il perseguimento degli obiettivi prefissati e per l’avvio di numerose attività volte a valorizzare le competenze di tutto il personale medico-sanitario del Policlinico attraverso proficue intese e sinergie con il Servizio Sanitario Nazionale e le Università.

Il Policlinico Militare di Roma è la struttura sanitaria per il ricovero e la cura del personale delle Forze Armate in servizio in Patria e all’estero che, oltre a svolgere attività clinico-assistenziali, espleta anche attività di formazione del personale medico, infermieristico e tecnico-sanitario, nonché fornisce personale altamente qualificato per tutte le esigenze sanitarie nelle operazioni internazionali, conclude il COMLOG.

Fonte e foto: COMLOG

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TAAC-W, RS: dai militari italiani un corso di fotografia per le giornaliste afgane

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Nella sede del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) di Herat, comando multinazionale a guida italiana su base brigata Pinerolo della Missione NATO Resolute Support (RS) in Afghanistan, si è svolto un corso basico di fotografia a favore dell’Associazione Giornaliste di Herat, ha fatto sapere lo stato maggiore della Difesa (SMD) con un comunicato stampa del 23 novembre scorso.

“Il corso, nato da una specifica richiesta delle giornaliste al fine di migliorare le capacità tecniche necessarie allo svolgimento della propria attività professionale – spiega SMD – è stato condotto attraverso l’insegnamento e approfondimento delle nozioni di base per l’utilizzo delle reflex e mirrorless di ultima generazione nonché delle tecniche di inquadratura e composizione fotografica e di post produzione”.

Il contingente italiano in Afghanistan continua a supportare il presente e il futuro delle donne afgane grazie a progetti mirati ed eventi volti a favorirne l’integrazione nelle istituzioni e nella società, sottolinea la Difesa.

In particolare, SMD menziona la mostra fotografica dell’Associazione Giornaliste intitolata “The Stranger Look”, le mostre di arte moderna dell’Associazione Visual Art, nonché il seminario volto a favorire l’integrazione del personale femminile nelle Forze di Sicurezza Afgane tenutosi nel mese di settembre.

Inoltre, il personale del TAAC-W continua la professionalizzazione delle donne appartenenti alle Afghan National Defence Security Forces (ANDSF) grazie all’impegno del Military Advisory Team dell’Esercito e del Police Advisory Team dell’Arma dei Carabinieri, che hanno organizzato e condotto negli ultimi mesi corsi altamente formativi per la condotta delle elezioni parlamentari.

Il lavoro degli advisor italiani si inquadra nell’ambito della missione NATO Resolute Support (RS) con il compito principale di fornire addestramento, consulenza e assistenza alle Forze di Sicurezza Afgane per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi.

Fonte e foto: SMD

 

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SSSD on Tofalo: “la Cecchignola è area strategica per Esercito e Difesa”

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“Il comprensorio militare della Cecchignola è un’area strategica per l’Esercito e la Difesa e soprattutto molto importante, in termini di indotto economico, per Roma Sud”, ha detto il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) on Angelo Tofalo, che oggi, 27 novembre, ha visitato questa “realtà militare eterogenea” dove convivono 36 reparti e comandi di cui 10 interforze.

A riferirlo un comunicato stampa del responsabile della comunicazione del Sottosegretario, che riporta la dichiarazione dell’on Tofalo: “La Cecchignola si può immaginare come un piccolo comune dove il ‘sindaco’, rappresentato dal Comandante del comando formazione specializzazione e dottrina dell’Esercito (COMFORDOT), il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Fungo, amministra l’attiva comunità che risiede all’interno dell’area militare”.

Nel corso di un briefing il sottosegretario Tofalo ha avuto modo di approfondire le principali attività che impegnano i militari e di conoscere i comandanti delle unità e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, si apprende.

L’intero comprensorio rientra nel piano “Caserme verdi”, spiega il comunicato stampa, che prevede la realizzazione di varie tipologie di alloggi: il progetto sarebbe stato già presentato e sono in corso le indagini preliminari per avviare i bandi di gare per la realizzazione dei lavori.

Nel dettaglio si apprende che sono previsti oltre 700 alloggi di classe energetica A+ a bassissimo impatto ambientale e aree servizi che saranno aperte alla popolazione civile: un progetto “dual use” innovativo e di alto spessore che prevede anche l’espansione dell’area sportiva a beneficio di civili e militari.

Fonte: Cap Massimiliano Rizzo Addetto Stampa del Sottosegretario di Stato alla Difesa On Angelo Tofalo

Foto: @AngeloTofalo

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