Quantcast
Channel: Paola Casoli Blog
Viewing all 3243 articles
Browse latest View live

Parassiti e pensioni d’oro Forze Armate e Polizia: “il ricalcolo contributivo è un falso”, scrive il gen Santo

$
0
0

Il testo integrale della lettera del generale dell’Esercito, ora in pensione, Vincenzo Santo in merito al tema di cronaca delle cosiddette pensioni d’oro (pubblicato sul Messaggero del Lunedì, 8 ottobre 2018):

Premetto che è paradossale che in uno stato di diritto, come credo la nostra Italia sia ancora, parlare di questi argomenti. Non riesco a crederci e non voglio crederci.

Ancora un falso quello che i soliti [Francesco] D’Uva e [Riccardo] Molinari, questa volta accompagnati da altri compari di merenda, hanno rielaborato in merito alla proposta di legge sulle cosiddette pensioni d’oro.

Testo e premessa riconsiderati essenzialmente nel limitare i “parassiti” a coloro che superano questa volta i 4.500 euro netti al mese, o i 90 mila lordi annui. Prima i parassiti erano coloro che ne percepivano da 80 mila in su.

Come cambiano in fretta queste convinzioni. Non sarà che con il precedente limite avrebbero potuto colpire qualche amico, parente o conoscente a vario titolo?

Pensare male è peccato ma, come ebbe modo di dire Andreotti, spesso ci si azzecca. E poi, mi chiedo, restringendo la platea, quale miglioramento si avrebbe nel ricuperare fondi per “aiutare” le pensioni più sofferenti? Mistero. Ma sono certo che il bravo Professor Brambilla stia già facendo i suoi conti.

Nel testo in circolazione i contenuti non cambiano per nulla rispetto alla bozza precedente.

Il tanto decantato ricalcolo contributivo, che campeggia ancora oggi nel titolo, nel meccanismo non esiste. Quindi è un falso come ho scritto in apertura.

Il dispositivo si basa, come il precedente, sull’inganno consistente nell’effettuare una decurtazione dell’assegno mensile sulla base del numero degli anni con cui il soggetto è andato in pensione in anticipo rispetto a un limite di vecchiaia. Un limite che, peraltro, fissato sui 66 o 67 anni non rispecchia affatto le specificità delle Forze Armate e delle Forze di Polizia.

Del resto, è impossibile fare diversamente. Tutti i dati storici per una vastissima platea di pensionati non esistono e comunque, qualsiasi algoritmo non sarebbe in grado di recuperarli tutti. Pertanto, fornirebbe cifre arbitrarie. Lo ha detto persino Boeri qualche tempo fa.

Inoltre, la gente non sa che nel calcolo complesso dei trattamenti pensionistici la formulazione delle varie aliquote tralasciano completamente cospicui periodi di contributi effettivamente versati.

Quindi, secondo me, sapendo bene di non poterlo fare, questi signori hanno trovato un meccanismo ingannevole. Un vero e proprio falso ideologico.

Tuttavia, se proprio così deve essere, e parlo per chi ha vestito l’uniforme, si conceda a questo personale, che a vario titolo è stato messo in quiescenza in anticipo rispetto a quel limite, di rientrare in servizio e ricuperare, così, gli anni eventualmente “persi”.

Un provvedimento del genere lo ritengo più equo.

Si aggiunga un articolo. Semplice. Ma temo di non sbagliarmi se penso che questo provvedimento abbia come scopo soltanto quello di sfamare la rabbia sociale, dovendo nascondere alla gente le proprie incapacità di provvedere allo sviluppo e alla produttività di un’intera nazione colpendo chi è più facile da colpire. Tanto poi si vedrà.

Purtroppo, la maggior parte degli italiani non legge, e questi nostri rappresentanti parlamentari lo sanno e ci giocano.

Il popolo preferisce adagiarsi sugli slogan anche se ingannevoli, e godersi la lenta vendetta sociale. Una sorta di “panem et circenses” dei giorni nostri.

Questo gruppo di autori, sulla cui ignoranza e incompetenza in materia sarei pronto a scommettere, hanno inoltre cercato di superare i dubbi di incostituzionalità, esprimendo, nella vasta e logorroica relazione introduttiva, considerazioni prive di ferrea logica, veri e propri dogmi. Quindi indiscutibili.

Manovrando sapientemente alcuni disposti della Corte Costituzionale, essi fanno propria l’idea che il provvedimento non lede in maniera eccessiva il principio dell’affidamento del cittadino. Ripeto, non lede in maniera eccessiva. E parliamo di misure pesanti, che si attestano sulla doppia cifra percentuale. Cioè, secondo una inconsapevole ma strisciante linea di pensiero bolscevica, loro possono decidere cosa possono sottrarmi senza farmi troppo male?

Una valutazione troppo soggettiva e forse un primo passo verso altri tipi di tagli futuri, anche se su quote più basse, o di vari contingentamenti, dal pane alla benzina al limite del prelievo da un bancomat e così via. Pazzesco.

Come ci si può opporre a tale affermazione? Se poi lo dicono loro, parlamentari, sarà vero o no? Si chiederà il popolo.

In effetti, mi verrebbe da dire, un taglio del 20% non è eccessivo, in quanto l’esproprio avrebbe potuto essere del 100%.

Inoltre, viene definito non arbitrario, indiscutibilmente il limite di 4.500 euro. Limite di cui, discendendo con tutta probabilità da profondi ragionamenti e dai calcoli elaborati dal Mit di Boston, non ci è dato comprendere l’origine. Ma, mi chiedo, era quindi arbitrario quello precedente di 4 mila euro? E perché?

Anzi i 4.500 rappresentano adesso la stessa clausola di salvaguardia.

In sintesi, un insieme di aberranti logiche che secondo questi signori rispecchierebbero le indicazioni date del giudice delle leggi, di cui citano le sentenze con il solo scopo di illudere il lettore che l’articolato in questioni in effetti le rispetta.

Singolare il fatto che all’art. 3 del testo si ribadisca l’istituzione del fondo di risparmio.

A tale punto, mi chiedo che fine abbia fatto quell’altro analogo strumento istituito con la finanziaria del 2015, mi pare con la legge 190 del 2014. I miei contributi, per esempio quelli non riconosciutimi ai fini pensionistici per il periodo 2011/2015 e confluiti lì, che fine hanno fatto? Perché si parla di un altro meccanismo che dovrebbe avere le medesime finalità?

Non ho dubbio alcuno che alle promesse, o minacce, irragionevoli fatte in campagna debbano per forza di cose ora seguire provvedimenti che diano sostanza, pena la perdita del consenso.

E mi pare di poter dire con amarezza che la sorte di tanti pensionati sia nelle mani di un volgare patto convenuto tra i due vice di se stessi, per cui tra i 4 mila e i 5 mila, nelle storiche contrattazioni del mercato delle vacche, trionfa il 4.500.

In barba al principio del legittimo affidamento, quello vero però. Un successo. É questa la gente che ci governa?

Dio ci aiuti dai falsi.

Gen Vincenzo Santo

Sul tema leggi anche “Generali parassiti”: il gen Carletti scrive al Ministro della Difesa, on Trenta (11 ottobre 2018)

Foto: fonti proprie; la combo D’Uva e Molinari è tratta dai profili istituzionali online su camera.it

L'articolo Parassiti e pensioni d’oro Forze Armate e Polizia: “il ricalcolo contributivo è un falso”, scrive il gen Santo proviene da Paola Casoli Blog.


Accademia Militare: “Paradriving e equitazione integrata a Fieracavalli 2018”, oggi la conferenza stampa di presentazione

$
0
0

“Asd Equilandia Club e Azienda Agricola Villa Forni, due realtà che collaborano in progetti di equitazione integrata sul territorio modenese, hanno avviato da tempo attività destinate a percorsi sia sportivi che di integrazione sociale rivolte a persone svantaggiate utilizzando la carrozza e i cavalli, fa sapere l’Accademia Militare di Modena nel presentare la conferenza stampa in programma oggi, 16 ottobre, alle 11.00 nella Sala dello Stringa dell’Appartamento di Stato dell’Accademia Militare.

Più in dettaglio, si apprende che il mondo degli attacchi (“insieme di discipline sportive basate sulla guida di veicoli trainati da cavalli”, da Wikipedia) ha in sé fisiologicamente molti aspetti utilissimi per oltrepassare i limiti fisici, relazionali e a volte anche culturali che spesso impediscono relazioni e apprendimenti corretti.

L’attenzione per la tradizione e la cultura, la condivisione di spazi ristretti dove è fondamentale la comunicazione e la collaborazione rendono particolarmente efficaci progetti di integrazione e valorizzazione delle capacità della persona con un impatto assolutamente positivo sull’autostima e la disponibilità al lavoro di gruppo.

Sport e vita in una carrozza si fondono dando origine a un’esperienza unica, sottolinea l’Accademia.

Da questa sintesi, con il sostegno del Dipartimento Attacchi della Federazione Italiana Sport Equestri e di A.S.A.M – Onlus, nasce il progetto “Paradriving Fieracavalli 2018”, un vero e proprio viaggio che, partendo dalla magnifica cornice dell’Accademia Militare di Modena, arriverà a Verona, alla 120esima edizione di Fieracavalli, che si svolgerà dal 25 al 28 ottobre 2018.

L’arrivo delle carrozze sarà accolto e festeggiato da varie istituzioni e, a seguire, presso le strutture della fiera si terrà un importante incontro dedicato all’equitazione integrata con particolare riguardo alla disciplina dei parattacchi.

In programma l’attraversamento della provincia di Modena, di Mantova e infine di Verona. Sono previste 4 tappe per una distanza complessiva di 105 km.

Il percorso, si apprende, prevede le seguenti soste: partenza dalle Scuderie Ducali presso l’Accademia Militare di Modena martedì 23 ottobre, pausa pranzo nella città di Carpi, cena e pernottamento a Novi di Modena.

Il secondo giorno da San Benedetto Po a Villimpenta, mentre il terzo giorno da Sorgà a Isola della Scala si avvicinerà alla meta che, nella mattina successiva (26 ottobre) vedrà l’arrivo a Verona. Si percorreranno strade basse e comunque secondarie, fa sapere l’Accademia.

È previsto un numero di cinque equipaggi per un totale di circa 20/25 partecipanti per ogni tappa.

Per dare un significato ampio anche a livello territoriale l’evento si pone l’obiettivo di coinvolgere nelle varie tappe una cinquantina di ragazzi che poi saranno presenti a Verona all’arrivo in Fieracavalli.

L‘attività intende rappresentare “una opportunità per approfondire temi legati alla tradizione, al territorio e all’inclusione sociale”, sottolinea l’Accademia Militare.

Fonte: Accademia Militare

Foto: Esercito Italiano

L'articolo Accademia Militare: “Paradriving e equitazione integrata a Fieracavalli 2018”, oggi la conferenza stampa di presentazione proviene da Paola Casoli Blog.

ANAE: Huey l’elicottero, giovedì la presentazione del calendario 2019 dell’Associazione Aviazione Esercito

$
0
0

Giovedì 18 ottobre alle 17.00, nell’aula magna dell’Università degli Studi della Tuscia, a Viterbo, l’Associazione Nazionale Aviazione Esercito (ANAE) presenterà il Calendario 2019.

È la stessa Associazione a darne notizia oggi con un comunicato stampa.

Il CalendANAE 2019 continuerà a illustrare la storia dell’Aviazione dell’Esercito (AVES) attraverso il ricordo dei piloti e degli specialisti che di quella storia furono gli attori protagonisti.

Racconterà lo sviluppo tecnologico dei mezzi ad ala rotante che portò a un nuovo modo di concepire il volo, sia nel campo civile sia in quello militare, che si sviluppò con l’introduzione del motore a turbina dando così origine a una nuova generazione di elicotteri.

In poco tempo il nuovo velivolo, complice la guerra in Vietnam, venne identificato, nell’immaginario collettivo di un’intera generazione, come “l’elicottero”. Lo stesso suo nome: Huey, per tutti significava “elicottero”, ricorda il comunicato.

All’evento interverranno il gen Sergio Buono, Presidente Nazionale dell’ANAE, il gen Paolo Riccò, Comandante dell’AVES, il col Marino Zampiglia, direttore de “il Basco Azzurro”. Madrina dell’evento sarà il capitano pilota Hera Galli.

Ospiti d’eccezione il Gen. C.A. (ris.) Giampaolo Giannetti, Gen. B. (ris.) Sauro Silvestrini, Gen. B. (ris.) Pietro Verna, Gen. B. (ris.) Pierino Raggi, Cap. (ris.) Gianfranco Malachini, si apprende dall’ANAE.

Articoli correlati:

I calendari dell’ANAE in Paola Casoli il Blog

L’AVES in Paola Casoli il Blog

Fonte e foto: ANAE

L'articolo ANAE: Huey l’elicottero, giovedì la presentazione del calendario 2019 dell’Associazione Aviazione Esercito proviene da Paola Casoli Blog.

Difesa: il SSSD on Tofalo dai Carabinieri Paracadutisti del Tuscania, “élite della Difesa al servizio del Paese”

$
0
0

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) on Angelo Tofalo ha recentemente incontrato, nella sede di Livorno, il personale del 1° reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania, si apprende da un comunicato stampa odierno del responsabile della comunicazione dello stesso Sottosegretario.

“Sono orgoglioso di rappresentare professionisti altamente specializzati a cui vengono assegnati compiti molto delicati”, ha detto il Sottosegretario Tofalo che, assistendo a una esercitazione programmata, ha aggiunto: “Potervi osservare durante il vostro addestramento, condividere per quanto possibile le vostre esperienze sul campo e ascoltare le vostre testimonianze è per me un privilegio. Rappresentate una élite della Difesa al servizio del Paese”.

Il sottosegretario Tofalo ha poi eseguito un lancio in tandem con un istruttore, saltando da una quota di oltre 4.500 metri, si apprende (guarda il VIDEO su Paola Casoli Vlog).

“Ho voluto dare un segnale forte di vicinanza a questi professionisti della sicurezza, mettendo la mia stessa vita in mano a chi ogni giorno difende gli interessi nazionali e rappresenta il Paese nel mondo”, ha dichiarato l’on Tofalo che tra le deleghe assegnate dal Ministro della Difesa, on Elisabetta Trenta, ha ricevuto quella relativa all’Arma dei Carabinieri.

Ad accompagnarlo c’era il Generale di Corpo di Armata Sabino Cavaliere, alla guida del comando delle unità mobili e specializzate Carabinieri Palidoro da cui oggi dipende il Tuscania che, fino al 2002, era posto alle dipendenze della brigata Paracadutisti Folgore dell’Esercito

Il reggimento Tuscania, con un organico di circa 500 unità, ha una doppia veste che gli consente di essere agile strumento di supporto in ambito tipicamente militare, con operazioni di occupazione preventiva, difesa delle posizioni, interdizione e contro-interdizione di aree specifiche, supporto a contingenti di Forze Armate in operazioni fuori area anche con funzioni di polizia militare, e forza di polizia in supporto all’Arma territoriale, per la sicurezza alle sedi diplomatiche in paesi a rischio e come scorta di personalità.

Gli aspiranti al Reggimento, ricorda il comunicato stampa, vengono sottoposti a una dura selezione psicofisica per poi essere ammessi alla frequenza di un corso di 9 mesi in cui diventano paracadutisti, si addestrano di pattuglia, di plotone e all’impiego di armi e materiali speciali.

Superate queste prove, durante la permanenza nel battaglione, l’addestramento diventa permanente grazie all’acquisizione di nuove abilità e tecniche sempre più sofisticate.

Le missioni a cui hanno partecipato sono molteplici, sottolinea il comunicato, non ultima quella in Libia.

“Molto frequenti sono stati gli impieghi sul territorio nazionale nelle aree che, per caratteristiche morfologiche e socio-criminali, risultano difficilmente controllabili dalle Forze di Polizia territoriali; numerose operazioni antisequestro, anticontrabbando e anticrimine sono state condotte con successo in Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania e Puglia”, conclude l’addetto stampa del Sottosegretario.

Articoli correlati:

Qui il VIDEO in Paola Casoli Vlog

Il SSSD on Tofalo in Paola Casoli il Blog

I Carabinieri del Tuscania in Paola Casoli il Blog

Fonte e foto: Cap Massimiliano Rizzo Addetto Stampa del Sottosegretario di Stato alla Difesa on Angelo Tofalo

L'articolo Difesa: il SSSD on Tofalo dai Carabinieri Paracadutisti del Tuscania, “élite della Difesa al servizio del Paese” proviene da Paola Casoli Blog.

Scuola Sottufficiali Esercito: il XX Certezza impegnato in lezioni di tiro, topografia e MCM

$
0
0

“Si è concluso il ciclo di addestramento organizzato per gli Allievi Marescialli del XX corso Certezza, che dal 9 all’11 ottobre 2018 hanno svolto esercitazioni di tiro, orienteering, topografia, e lezioni di metodo di combattimento militare (MCM), scrive in un comunicato stampa dell’11 ottobre la Scuola Sottufficiali dell’Esercito.

Presso il poligono di Pian di Spille, si apprende, ha avuto luogo l’addestramento al tiro. In questa fase sono state svolte lezioni di tiro con arma individuale di tipo statico e dinamico finalizzate all’acquisizione, anche nell’ambito della coppia, della capacità di intervenire rapidamente ed efficacemente in condizioni di stress fisico e da bordo di automezzi.

Peculiare il raggiungimento di importanti obiettivi addestrativi, quali l’incremento della capacità di impiego dell’arma in dotazione, l’acquisizione di sempre maggior precisione nel tiro, il miglioramento della capacità di assumere le corrette posizioni durante l’esecuzione delle azioni di fuoco, il perfezionamento delle capacità di coordinamento nell’ambito della coppia di tiratori.

Sui Monti Cimini, nel Viterbese, si è svolta l’esercitazione di orienteering e topografia. Dopo l’iniziale preparazione topografica gli allievi, suddivisi in team, hanno iniziato l’attività lungo un percorso di circa 9 chilometri, nell’area compresa tra le località denominate Botte, Bosco Macchia Grossa, Faggeta di Vetralla e Pian di Botte: muniti di bussola e carta topografica, hanno proceduto alle determinazioni topografiche necessarie per il riconoscimento degli itinerari durante la navigazione in ambiente montano e boschivo.

Proseguono, inoltre, le lezioni di perfezionamento di Metodo di Combattimento Militare (MCM), disciplina già avviata in fase basica durante il primo anno accademico presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito.

L’MCM è un sistema di combattimento a distanza ravvicinata, spiega la Scuola, che risponde alle peculiari esigenze operative militari. Questa disciplina è stata studiata al fine di garantire al militare, completamente equipaggiato, la sopravvivenza sul campo di battaglia, senza l’impiego delle armi da fuoco.

Le lezioni offrono ai futuri istruttori una formazione completa, sia sulle discipline da combattimento che sui traumi e sulla psicologia del combattente.

Le attività si sono svolte nell’ambito di una adeguata cornice di sicurezza garantita dal personale della linea di comando, costituita da ufficiali e marescialli, provenienti dai reparti operativi dell’Esercito Italiano, e dagli assetti logistici (trasporti e sanità) forniti dal Reparto Supporti dell’istituto di formazione militare viterbese.

La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha il compito di formare Marescialli Comandanti di plotone e Marescialli con specializzazione Sanità. L’iter formativo si sviluppa coniugando una didattica di livello universitario con un’intensa attività ginnico-sportiva unitamente a un impegnativo programma di attività militari, teoriche e pratiche, svolte in sede, in aree e strutture addestrative sul territorio nazionale.

Articoli correlati:

Il XX corso Certezza in Paola Casoli il Blog

La Scuola Sottufficiali dell’Esercito in Paola Casoli il Blog

Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito

L'articolo Scuola Sottufficiali Esercito: il XX Certezza impegnato in lezioni di tiro, topografia e MCM proviene da Paola Casoli Blog.

Difesa: il SSSD on Tofalo al CASD, “nicchia di eccellenza dove interagiscono esperti militari e civili”

$
0
0

“Un vero e proprio laboratorio di studi, una nicchia d’eccellenza dove interagiscono esperti militari e civili”, ha affermato il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) on Angelo Tofalo, che ieri ha visitato il Centro Alti Studi della Difesa (CASD).

A riceverlo nella sede di Palazzo Salviati a Roma, , ha fatto sapere ieri, 17 ottobre, il suo addetto stampa, è stato il Presidente del CASD, Generale di Corpo d’Armata Massimiliano Del Casale, che in un briefing dettagliato assieme al suo staff ha illustrato le attività del Centro.

Il sottosegretario Tofalo ha sottolineato “l’importante compito e la responsabilità” del CASD nel migliorare il background professionale e culturale degli ufficiali di alto rango e dei funzionari civili della Difesa, nel perfezionare la formazione professionale e la preparazione culturale degli ufficiali in uno spirito interforze, nell’elaborare studi relativi alle problematiche inerenti all’organizzazione della difesa nazionale e la preparazione dello strumento militare.

“È stata questa l’ultima tappa di un percorso che sto seguendo per far conoscere il mondo della Difesa, la sua struttura e le risorse a favore del Paese”, ha detto il Sottosegretario Tofalo al termine della visita.

Organicamente il CASD è strutturato in una Presidenza e in uno Stato Maggiore che coordina le attività dei quattro istituti: IASD (Istituto Alti Studi per la Difesa), ISSMI (Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze), CeMiSS (Centro Militare di Studi Strategici) e Ce.FLI (Centro per la Formazione Logistica Interforze), ricorda il comunicato stampa.

Lo IASD persegue obiettivi di alta formazione e professionalizzazione della dirigenza militare e civile della Difesa e del Corpo della Guardia di Finanza, di Ufficiali (colonnelli e generali) di Paesi alleati e amici nonché di esponenti delle istituzioni, delle diverse realtà economiche, sociali e industriali, delle università, dell’informazione, delle libere professioni e di enti/organismi privati nazionali.

L’ISSMI è nato nel luglio del 1994 in seno al Centro Alti Studi per la Difesa con il compito di sviluppare e migliorare l’addestramento professionale e la conoscenza culturale del personale militare e civile delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, destinati ad assumere incarichi di particolare rilievo negli Stati Maggiori, in ambiti Forza Armata, interforze e internazionale.

C’è poi il CeMISS, ricorda il comunicato, che svolge attività di studio e ricerca a carattere strategico-politico-militare, per le esigenze del Ministero della Difesa, contribuendo allo sviluppo della cultura e della conoscenza, a favore della collettività nazionale.

Infine, il Ce.FLI è un’articolazione organizzativa del Centro Alti Studi per la Difesa, unitamente all’Istituto Alti Studi per la Difesa, all’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze e al Centro Militare di Studi Strategici.

Fonte e foto: Cap Massimiliano Rizzo Addetto Stampa del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On Angelo Tofalo

L'articolo Difesa: il SSSD on Tofalo al CASD, “nicchia di eccellenza dove interagiscono esperti militari e civili” proviene da Paola Casoli Blog.

Sui “generali parassiti” nessuna reazione ufficiale del Presidente Mattarella: il gen Termentini gli scrive

$
0
0

Una ulteriore espressione di sdegno, che fa seguito alle posizioni già esposte su queste pagine dai generali Carletti e Santo nei giorni scorsi, riafferma il risentimento diffuso tra i generali delle Forze Armate a seguito di inaspettate esternazioni e inspiegabili atteggiamenti da parte di vertici politici italiani.

Chi scrive questa lettera aperta è un generale dell’Esercito in congedo, Fernando Termentini.

 

LETTERA APERTA

Al Presidente della Repubblica

Mi chiamo Fernando Termentini, Generale di Brigata in pensione, e mi permetto di disturbarLa per la Sua funzione di Presidente della Repubblica e Capo delle Forze Armate. Ruoli che mi sarei aspettato l’avrebbero indotta a prendere posizione ufficiale nei confronti dell’Onorevole Luigi Di Maio che, come Ministro della Repubblica, ha superato ogni limite di decenza quando giorni orsono ha usato la definizione “Generali Parassiti”.

Una caduta di stile inopportuna, ma che con sommo rammarico devo constatare non aver suscitato alcuna reazione da parte Sua come invece mi sarei aspettato da una figura istituzionale deputata a rappresentare tutti gli italiani e Comandante Supremo delle Forze Armate.

Forse l’Onorevole Di Maio non conosce come si arriva a essere Ufficiali in generale. Sicuramente non acquisendo voti per il tramite di una piattaforma informatica, ma attraverso seri e pesanti studi universitari che durano tutta una vita. Tutti noi abbiamo abbandonato la strada o gli spalti di uno stadio a 18 anni e da quel momento per tutti noi lo Stato ha rappresentato l’obiettivo a cui dare senza rivendicare nulla.

Una scelta che tutto vuol dire piuttosto che essere parassiti della società di cui si fa parte e definire in questo modo, approfittando della propria posizione istituzionale, chi ha scelto di servire lo Stato indossando l’Uniforme militare è offensivo nei riguardi delle nostre donne e dei nostri uomini che hanno scelto la carriera militare e, in particolare, dei Caduti per difendere la nostra Patria.

Mi sarei quindi aspettato una Sua reazione ufficiale che sconfessasse il Vice Premier, ma nulla ho letto o sentito per cui devo dedurre che Lei condivida il pensiero di Di Maio anche se la mia etica e il rispetto verso di Lei mi portano a rifiutare questa ipotesi.

Forse però a Lei Presidente l’episodio è sfuggito e nessuno L’ha informata. Per questo ho deciso di inviarLe questa mia con la speranza che l’Onorevole D Maio abbandoni la sua invulnerabilità di posizione e si ravveda nelle sue affermazioni.

Affidandomi alla Sua sensibilità, Le invio i miei ossequi.

Gen. Brig. (in congedo) dott Fernando Termentini

(Nella foto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita presso la Base Militare di Ᾱdaži in Lettonia, dove il Contingente Italiano è schierato nell’ambito dell’Operazione NATO “enhanced Forward Presence”)

Sull’argomento leggi anche:

“Generali parassiti”: il gen Carletti scrive al Ministro della Difesa, on Trenta (11 ottobre 2018)

Parassiti e pensioni d’oro Forze Armate e Polizia: “il ricalcolo contributivo è un falso”, scrive il gen Santo (15 ottobre 2018)

L'articolo Sui “generali parassiti” nessuna reazione ufficiale del Presidente Mattarella: il gen Termentini gli scrive proviene da Paola Casoli Blog.

Marina: in corso al COMSUBIN il “V convegno Bruno Falcomatà” e il “XXIII Congresso nazionale SIMSI”

$
0
0

Da oggi, 18 ottobre, e fino a dopodomani 20 ottobre, presso il Comando Subacquei ed Incursioni (COMSUBIN) della Marina Militare a La Spezia, si svolgono il V Convegno Capitano Bruno Falcomatà e il XXIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (SIMSI), ha fatto sapere la stessa Marina Militare con un comunciato stampa del 15 ottobre scorso.

Durante l’evento, i massimi esperti della medicina subacquea e iperbarica affrontano temi riguardanti la sicurezza, le normative, le nuove sperimentazioni e gli studi nell’ambito di questa importante branca della medicina, condividendo, nell’ambito di una sempre più stretta collaborazione tra il mondo militare e quello civile, le competenze e le esperienze nell’ambito della subacquea, settore in cui proprio la Marina Militare rappresenta un centro di eccellenza nazionale.

Al convegno partecipano il prof Pasquale Longobardi, Presidente del SIMSI, l’Ispettore della Sanità della Marina Militare, ammiraglio ispettore Mauro Barbierato, e il comandante di COMSUBIN, ammiraglio di divisione Paolo Pezzutti.

Questa attività, così come quelle regolarmente condotte presso il COMSUBIN, ricorda il comunicato, confermano la particolare vocazione duale e complementare con cui la Forza Armata, oltre ad assolvere i compiti istituzionali di difesa del Paese, rende disponibili i propri mezzi, le proprie capacità e l’expertise del proprio personale a favore della collettività, del mondo della ricerca e delle istituzioni.

Approfondimenti (fonte Marina Militare):

Gruppo Operativo Subacquei (GOS)

Il Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare ha acquisito nel tempo la capacità di operare sotto la superficie del mare sino a 300 metri con l’uomo e sino a 1.500 metri con i veicoli subacquei.

Con una storia di 169 anni alle spalle, il GOS è l’eccellenza nell’ambito delle operazioni subacquee ed estende le proprie capacità anche a numerose attività a favore della collettività soprattutto in ambito sanitario, scientifico e sociale.  Sono stati migliaia gli interventi volti alla bonifica dei litorali italiani da ordigni esplosivi residuati bellici e quelli svolti per condurre trattamenti di ossigeno terapia iperbarica a favore di pazienti civili.

Il Comando Subacquei ed Incursori è infatti dotato di una idro-ambulanza di classe A, che viene impiegata dal proprio personale altamente specializzato, contestualmente all’unico impianto iperbarico presente sul territorio, per soccorrere non solo operatori militari qualora affetti da patologia da decompressione conseguenti ad attività subacquee, ma, grazie a una convenzione tra la Marina Militare e l’Agenzia Sanitaria Locale della Spezia, a fornire al contempo supporto alla popolazione per mezzo dei trattamenti di Ossigeno Terapia Iperbarica in emergenza, finalizzati alla risoluzione di numerose patologie cliniche, tra le quali l’avvelenamento da monossido di carbonio, le gangrene gassose e le lesioni da schiacciamento o fratture a rischio.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formati esclusivamente dal Gruppo Scuole di COMSUBIN che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.

Capitano medico Bruno Falcomatà Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria

“Ufficiale medico di eminenti qualità, univa all’eccellenza della mente dedita con successo alle indagini scientifiche, fermezza di carattere, generosità di intenti, spirito di sacrificio illimitato e dedizione incondizionata alla Patria.

Capo Servizio Sanitario dei mezzi d’assalto della Regia Marina, recava senza riposo e col suo stesso cimento fisico, prezioso contributo scientifico alla difficile pericolosa e lunga preparazione del personale.

Nel tentativo di forzamento di una delle più potenti e meglio difese basi navali avversarie chiese, e seppe ottenere al di là del proprio dovere, di seguire gli uomini ed assisterli fino al momento del lancio avvenuto a pochi metri dalle ostruzioni della piazzaforte. Percepita la disperata ed incerta lotta affrontata dagli operatori, assieme agli altri ufficiali, non volle abbandonare i propri uomini, attendendo sul punto di lancio molte ore il tempo stabilito.

Nel tentativo di disimpegno, l’unità fu attaccata a fondo da numerosi aerei; raggiunto al termine di disperata schermaglia da raffiche di armi automatiche, cadde a fianco degli altri compagni d’arme al posto che aveva tenuto oltre il dovere.

Acque di Malta, alba del 26 luglio 1941.”

Fonte e foto: Marina Militare

L'articolo Marina: in corso al COMSUBIN il “V convegno Bruno Falcomatà” e il “XXIII Congresso nazionale SIMSI” proviene da Paola Casoli Blog.


Difesa: il SSSD on Tofalo a NRDC-ITA, che “conferma l’Italia tra gli attori atlantici principali”

$
0
0

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) on Angelo Tofalo ha visitato il 17 ottobre scorso il Comando Nato di Reazione Rapida di Solbiate Olona (NATO Rapid Deplyable Corps-Italy, NRDC-ITA) dove ha incontrato il personale italiano militare e civile della base e i rappresentanti dei 400 militari stranieri provenienti da 18 nazioni che operano in questa struttura, si apprende dall’addetto stampa del Sottosegretario.

“Ho avuto modo di approfondire le modalità secondo cui opera il Comando e i principali compiti in ambito nazionale e della NATO”, ha detto il Sottosegretario Tofalo che, tra i principali temi in agenda, “ha parlato di mobilità militare nell’ambito dell’attraversamento dei confini da parte di forze militari”, si apprende.

“Questa realtà militare di eccellenza – ha dichiarato il Sottosegretario – conferma l’Italia tra gli attori principali nell’Organizzazione Atlantica ed esprime un elevatissimo potenziale di capacità e competenze”.

L’ambiente multinazionale rappresenta, infatti, il fattore chiave che permette a NRDC-ITA di operare con successo ed essere disponibile per interventi in aree di crisi in base a quanto stabilito dal Consiglio Nord Atlantico (NAC-North Atlantic Council).

Nel corso della visita l’on Tofalo ha visitato il simulatore di tiro FATS, che permette di addestrare il personale secondo differenti scenari operativi senza l’utilizzo di munizionamento. Ciò garantisce un notevole risparmio economico e un significativo abbattimento dell’inquinamento. Altro fiore all’occhiello della base è la replica di un Forward Command Post, struttura di comando e controllo per esercitarsi nella condotta delle operazioni.

Questo Comando venne costituito nel 2001, ricorda il comunicato stampa, quando la NATO decise di dotare l’Alleanza di forze multinazionali schierabili, mobili e versatili.

Così il Ministero della Difesa italiano istituì il Corpo Rapid Deployable della NATO – Italia.

Nel 2015 NRDC-ITA è stato convalidato come un Joint HQ: la presenza del personale della Marina e dell’Aeronautica e le relative cellule di coordinamento garantiscono infatti la capacità congiunta di NRDC-ITA.

Il quartier generale è in grado di pianificare ed eseguire operazioni militari ad alta intensità e operazioni di risposta alle crisi, cooperando con un gran numero di attori non militari che applicano pienamente il concetto di approccio globale della NATO.

Fonte e foto: Cap Massimiliano Rizzo Addetto Stampa del Sottosegretario di Stato alla Difesa, on Angelo Tofalo

L'articolo Difesa: il SSSD on Tofalo a NRDC-ITA, che “conferma l’Italia tra gli attori atlantici principali” proviene da Paola Casoli Blog.

UNIFIL: il COM COI amm Cavo Dragone in visita, accolto dal COM UNIFIL gen Del Col

$
0
0

Il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, accompagnato dall’Addetto Militare dell’Ambasciata italiana in Libano, Colonnello Massimiliano Sforza, ha visitato venerdì 19 ottobre scorso il Comando della missione UNIFIL e il Contingente italiano schierato nel Sud del Paese.

Lo ha reso noto con un comunicato stampa di sabato la stessa UNIFIL.

Nel corso della giornata il Comandante del COI ha incontrato il Generale di Divisione Stefano Del Col, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL. Durante il colloquio il Generale ha fornito un aggiornamento politico e militare sulla Missione, sulle varie attività operative e addestrative che i caschi blu svolgono con le Forze Armate Libanesi (LAF) e in mare con la Maritime Task Force di UNIFIL.

Il Generale ha evidenziato, inoltre, l’importanza di garantire ai peacekeeper la libertà di movimento all’interno dell’area di operazione e l’utilizzo di ogni strumento di liaison di UNIFIL per limitare l’insorgere di eventuali tensioni lungo la Blue Line, fa sapere il comunicato.

Nel concludere l’incontro con il Comandante del COI, il gen Del Col ha sottolineato l’importanza di quanto previsto dalla risoluzione 2433 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che esorta il Libano a schierare un Model Regiment per estendere e consolidare l’autorità statale nel sud del Paese, a dispiegare una nave da pattuglia offshore all’interno delle proprie acque territoriali e a incrementare le attività di formazione e addestramento in favore delle LAF al fine di aumentarne le capacità complessive.

L’Ammiraglio Cavo Dragone ha quindi proseguito la propria visita con una missione di ricognizione di una parte della Blue Line a bordo di un elicottero AB-212 della Task Force ITALAIR e ha incontrato presso l’eliporto di Green Hill i caschi blu della Task Force comandati dal col Luca Piperni, e una rappresentanza degli Staff Officer italiani di UNIFIL agli ordini del col Mario Durante, salutando con queste parole: “I Caschi Blu italiani sono presenti da tanti anni in questa terra. Continuate così perché state operando bene, è un motivo di orgoglio quello di contribuire con il Capo della Missione e i nostri militari al mantenimento della pace e della sicurezza del Libano”. 

L’Alto Ufficiale ha poi incontrato i peacekeeper della base di Al Mansouri, comandati dal col Antonio Arivella, concludendo la proprio visita nella base Millevoi di Shama, dove dopo la resa degli onori del picchetto della brigata Alpina Julia/Multinational Land Force, ha ricevuto da parte del Comandante del Sector West di UNIFIL, Generale di Brigata Paolo Fabbri, un aggiornamento sull’attuale situazione del Settore Ovest e sulle principali attività operative condotte dal personale italiano in stretta collaborazione con le LAF.

Attualmente nella Missione in Libano UNIFIL sono impiegati circa 10.500 peacekeeper (tra cui 1.100 Caschi Blu italiani) che svolgono senza soluzione di continuità 14.000 attività operative al mese nell’area di operazione. Al servizio di UNIFIL anche una task force marittima di sei navi, 8 elicotteri e 800 dipendenti civili.

Fonte e foto: UNIFIL

L'articolo UNIFIL: il COM COI amm Cavo Dragone in visita, accolto dal COM UNIFIL gen Del Col proviene da Paola Casoli Blog.

TAAC-W, RS: ‘insider attack’ a Shindand, un militare NATO ucciso. Nessun italiano coinvolto

$
0
0

“Nessun militare italiano coinvolto nell’attacco compiuto da un membro delle Forze di Sicurezza Afghane nel Distretto di Shindand [nella provincia di Herat] che ha provocato l’uccisione di un soldato straniero della Nato e il ferimento di altri due”, ha fatto sapere lo stato maggiore della Difesa (SMD) italiano ieri, 22 ottobre.

I militari feriti, si apprende, sono stati immediatamente trasportati presso l’assetto sanitario da campo Role 2 della base militare italiana di Herat per poi essere evacuati (MEDEVAC) nella struttura sanitaria Role 3 della base militare statunitense di Bagram.

Secondo il New York Times, il soldato ucciso sarebbe di nazionalità ceca, stando a fonti afgane e americane, anche se la NATO non ha fornito indicazioni sulla nazionalità dei militari coinvolti. Reuters ha invece confermato la nazionalità riportando il Ministro della Difesa della Repubblica Ceca.

“La sparatoria nella base di Shindand nella provincial di Heratscrive il New York Timesintensifica le preoccupazioni di un aumento dei cosiddetti ‘insider attacks’ che, al loro massimo nel 2012, avevano messo in difficoltà la missione NATO in Afghanistan”.

Al momento, spiega lo stato maggiore della Difesa italiano, i Periodic Train Advise Assist (PTAA) italiani che sviluppano “a domicilio” le attività di addestramento e assistenza a favore delle forze di sicurezza afgane nelle aree remote della Regione Ovest dell’Afghanistan non sono presenti nell’area di Shindand.

L’Italia ha garantito alla NATO e alla Repubblica dell’Afghanistan il proprio supporto e in tale contesto il Train Advise Assist Command West (TAAC W) prosegue le attività di addestramento, assistenza e consulenza a favore delle istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali concentrate nella Regione Ovest.

L’area di responsabilità italiana in cui opera il TAAC-W è un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale – “grande quanto il Nord Italia”, spiega SMD – che comprende le quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah.

Fonte: SMD

Foto: Reuters

L'articolo TAAC-W, RS: ‘insider attack’ a Shindand, un militare NATO ucciso. Nessun italiano coinvolto proviene da Paola Casoli Blog.

Brigata Ariete: dispositivo militare schierato e pronto per la Trident Juncture in Norvegia

$
0
0

gen Angelo Michele Ristuccia

“Con il completamento del dispositivo militare schierato e il raggiungimento della piena capacità operativa di tutte le unità partecipanti – scrive la brigata Ariete in un comunicato stampa di oggi, 23 ottobre – è terminata la prima fase delle attività operative condotte dalle forze NATO in Norvegia, in aggiunta all’esercitazione Trident Juncture 2018, che si configura come la più importante attività addestrativa organizzata dall’Alleanza Atlantica dalla fine della Guerra Fredda, con 50.000 militari schierati provenienti da 31 diverse nazioni, 150 aerei, 70 navi e oltre 10.000 veicoli terrestri”.

Questa prima fase, la Brilliant Jump II, ha consentito di testare e verificare le capacità di schieramento in teatro operativo delle diverse forze militari che, approntate nei rispettivi paesi, hanno raggiunto l’area d’impiego di esercitazione, condotto tutte le attività di ricezione, preparazione avanzata, trasferimento verso le pianificate zone di attesa, addestramento e integrazione, testando le procedure standardizzate di schieramento e assunzione dei dispositivi in previsione di un impiego simulato in un ambiente simulato di reale operazione.

Trident Juncture 2019

Le Forze Armate Italiane, sottolinea il comunicato, partecipano a questo importante evento internazionale con un dispositivo formato dagli assetti principali dell’Esercito che, con il coordinamento di NRDC -ITA (NATO Rapid Deployble Corps – Italy) di Solbiate Olona, compongono la VJTF Land Brigade (Very High Readiness Joint Task Force), attuale punta di lancia dell’Alleanza.

Per il 2018, la brigata terrestre della VJTF è costituita su base 132° brigata corazzata Ariete (Comando Brigata, 11° reggimento Bersaglieri, del 10° reggimento Genio Guastatori, reggimento logistico Ariete, 32° reggimento Carri, reparto Comando e Supporti Tattici Ariete), con il rinforzo del 187° reggimento Paracadutisti, il supporto del 7° reggimento Trasmissioni, del 1° reggimento Artiglieria da montagna, della Scuola di Commissariato di Maddaloni e di una compagnia di Polizia Militare fornita dal 13° reggimento Carabinieri.

Alla Trident Juncture saranno presenti anche assetti di volo ad ala fissa dell’Aeronautica Militare, si apprende.

Al comando del contingente italiano c’è il generale di brigata Angelo Michele Ristuccia, Comandante della 132^ brigata corazzata Ariete.

Fonte e foto: 132^ brigata corazzata Ariete

L'articolo Brigata Ariete: dispositivo militare schierato e pronto per la Trident Juncture in Norvegia proviene da Paola Casoli Blog.

Scuola Sottufficiali Esercito: team building per il XXI corso Esempio

$
0
0

“Si è conclusa l’attività di formazione esperienziale condotta nei giorni 12, 13 e 20 ottobre dal personale specializzato della Sub Agenzia di Sociopsicologia e Comunicazione della Scuola Sottufficiali dell’Esercito con gli Allievi Marescialli del XXI corso Esempio, scrive la stessa Scuola in un comunicato stampa del 22 ottobre.

La formazione esperienziale, spiega la Scuola Sottufficiali, rappresenta un “percorso formativo in cui i partecipanti, affrontando compiti e situazioni impreviste, vivono esperienze di apprendimento emotivamente coinvolgenti ed esprimono comportamenti che costituiscono, in un secondo momento, oggetto di un’attenta riflessione (utilizzo dell’esperienza)”.

Si tratta di una metodologia formativa adatta alle organizzazioni che devono conseguire obiettivi sfidanti, in cui è di fondamentale importanza la consapevolezza e lo sviluppo di determinati comportamenti organizzativi.

Queta metodologia è basata sul principio dell’apprendimento esperienziale ove le esperienze sono seguite dalla riflessione, dall’analisi critica e dalla sintesi.

“Il processo di apprendimento che deriva dall’esperienza – prosegue la Scuola – implica una mobilitazione di abilità di base importanti, quali l’elaborazione degli insiemi di informazioni fornite e la trasformazione delle stesse in conoscenza.

L’apprendimento viene raggiunto mediante la riflessione in merito ad un’esperienza vissuta, la partecipazione diretta e le scoperte vissute in prima persona. L’inerente consapevolezza conduce allo sviluppo personale e ciò implica un cambiamento comportamentale o cognitivo voluto e non imposto o richiesto”.

Nel mondo della formazione esperienziale, il team building rappresenta un “eccellente strumento che consente un apprendimento immediato ed efficace, capace di generare nei partecipanti un ricordo forte e indelebile.

Le attività outdoor risultano particolarmente efficaci in quanto, in una situazione decontestualizzata per ambiente, ruoli e contenuti, facilitano l’emergere dei comportamenti di interesse attraverso l’utilizzo di simulazioni”.

Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito

L'articolo Scuola Sottufficiali Esercito: team building per il XXI corso Esempio proviene da Paola Casoli Blog.

Difesa: al Festival della Scienza di Genova i laboratori delle Forze Armate e Nave Italia

$
0
0

Riparte oggi il Festival della Scienza di Genova, edizione che vede ancora la partecipazione del personale del Ministero della Difesa.

Quest’anno, fa sapere lo stato maggiore della Difesa (SMD) con un comunicato stampa di ieri, 24 ottobre, “il claim della manifestazione è dedicato ai cambiamenti con cui le Forze Armate, tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie, riescono continuamente ad adeguarsi per essere sempre al passo con i tempi”.

Fino al 4 novembre, si apprende, “si potranno toccare con mano e sperimentare i mezzi e i materiali in dotazione ai militari italiani, entrando direttamente a contatto con gli uomini e le donne con le stellette e con le molteplici attività che quotidianamente svolgono con passione al servizio della collettività”.

A Piazza delle Feste saranno allestiti laboratori, attività didattiche, scientifiche e tecnologiche che attraverso installazioni inedite proietteranno tutti gli interessati e curiosi nel mondo delle tecnologie militari.

Sarà possibile vivere l’emozione di lavorare all’interno di una vera e propria sala operativa, per comprendere come gestire le calamità naturali con un’importante azione coordinata e con l’impiego di specifiche strumentazioni.

Rappresentanti dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri guideranno i visitatori nel processo di attivazione dell’emergenza e delle attività da compiere fino alla sua risoluzione. Saranno esposti un mezzo militare VTLM Lince, un velivolo-drone Predator e un’automobile dell’Arma dei Carabinieri, dotati di tecnologie speciali d’avanguardia al servizio dei cittadini.

Infine, alla Calata Molo Vecchio, nell’Area Porto Antico, si potrà visitare Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo di 61 metri, che dal 19 marzo 2007 è di proprietà della Fondazione Tender to Nave Italia, una Onlus costituita dalla Marina Militare Italiana e dallo Yacht Club Italiano, che utilizza la navigazione a vela per migliorare la qualità della vita di persone affette da disabilità fisiche, cognitive e problematiche di inserimento sociale.

Presente anche il Segretariato Generale della Difesa con alcuni importanti progetti scientifico tecnologico, per far comprendere i cambiamenti delle nuove tecnologie e far conoscere la duplice utilità della ricerca con le stellette.

Fonte: PI SMD

Foto: @FDellaScienza

L'articolo Difesa: al Festival della Scienza di Genova i laboratori delle Forze Armate e Nave Italia proviene da Paola Casoli Blog.

Prima Parthica, OIR: prosegue la lotta a Daesh con i corsi dei Carabinieri

$
0
0

“La Police Task Force-Iraq, guidata dall’ Arma dei Carabinieri e inquadrata nella missione Operation Inherent Resolve (OIR) – Prima Parthicascrive lo stato maggiore della Difesa (SMD) in un comunicato stampa di oggi, 25 ottobre –  prosegue nella conduzione di attività addestrative a supporto delle forze di polizia irachene e curde, fornendo ausilio nella complessa transizione da assetti impiegati in operazioni militari ad agenzie di sicurezza poste a presidio della legalità e a tutela dei cittadini”.

Nei giorni scorsi, si apprende, alla Iraqi Federal Police Special Training School di Bagdad, si sono conclusi con successo il 17° corso Law & Order, il 19° Crowd & Riot Control e il 13° corso Cultural Heritage Protection, tenuti dal personale dell’Arma dei Carabinieri che, nell’ambito dell’operazione Inherent Resolve – Prima Parthica e con la partecipazione di numerosi partners internazionali, quali le Polizie del Canada, Repubblica Ceca, Finlandia e Svezia, ha il compito di fornire assistenza alle forze di polizia irachene, svolgendo attività di addestramento e mentoring nella fase cruciale di lotta a Daesh.

In particolare, spiega SMD; i 32 frequentatori del Cultural Heritage Protection Course, molti dei quali già esperti di settore, hanno acquisito ulteriori fondamentali nozioni per le investigazioni in tale ambito e soprattutto per quanto concerne la condivisione informativa e il contrasto alle attività di scavo clandestino e al commercio illegale di reperti archeologici.

L’interesse e la sensibilità in questo settore è tale che da gennaio di quest’anno un team di Carabinieri di “addestramento e consulenza in tema di tutela del patrimonio culturale” è schierato, con compiti di consulenza e addestramento, presso le sedi UNESCO di Baghdad ed Erbil, fa sapere la Difesa.

In totale, grazie a questi ultimi tre corsi, sono stati addestrati 432 iracheni appartenenti alle diverse forze di polizia ricevendo una formazione specifica nelle procedure di intervento di polizia (controllo del territorio, uso calibrato della forza secondo un’escalation di proporzionalità alla minaccia, tecnica di arresto e di ammanettamento e uso delle armi non letali), sul codice etico e di condotta del poliziotto verso le istituzioni pubbliche e la società civile con l’applicazione di standard del diritto internazionale umanitario.

Nella sede di Erbil, inoltre, si è concluso il 4° corso Police Female Officer condotto dalla Task Unit Carabinieri, rinforzata da personale femminile dell’Arma, a favore di 24 operatrici delle diverse forze di polizia della Regione Autonoma del Kurdistan.

Durante il modulo sono state approfondite tematiche inerenti alla tutela dei diritti umani e al trattamento delle vittime di violenze domestiche. Le partecipanti sono state coinvolte in attività pratiche nelle quali hanno sperimentato le tecniche di maneggio delle armi, perquisizioni personali, veicolari e tecniche di immobilizzazione.

La formazione delle Forze di Polizia irachene rappresenta oggi la priorità della Coalizione internazionale e testimonia, nell’ambito della missione in Iraq Inherent Resolve, lo sforzo compiuto dalle Forze Armate Italiane per la sconfitta di ISIS.

Il contributo italiano si sostanzia nell’operazione Prima Parthica e prevede lo schieramento di 1.100 militari suddivisi tra assetti Esercito, Aeronautica e Arma dei Carabinieri.

“La Police Task Force – Iraq è schierata a Baghdad dal 2015 e ha sinora addestrato oltre 22.000 poliziotti iracheni e curdi, contribuendo in maniera determinante al processo di normalizzazione dell’Iraq, conclude la Difesa.

Articoli correlati:

Prima Parthica in Paola Casoli il Blog

Fonte e foto: PI SMD

L'articolo Prima Parthica, OIR: prosegue la lotta a Daesh con i corsi dei Carabinieri proviene da Paola Casoli Blog.


UNIFIL: Il COM gen Del Col incontra le autorità politiche libanesi, “si è parlato di raffrozare le LAF nel Sud del Libano”

$
0
0

Il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Stefano Del Col, ha incontrato il 23 ottobre scorso, a Beirut, il Presidente del Libano, Michel Aoun, il Presidente del Parlamento, Nabih Berri, e il designato Primo Ministro, Saad Hariri. Lo ha reso noto UNIFIL con un comunicato stampa del 24 ottobre.

Negli incontri il gen Del Col ha evidenziato l’importanza di garantire ai peacekeeper la libertà di movimento all’interno dell’area di responsabilità di UNIFIL e di avere libero accesso lungo tutta la Blue Line.

Con ciascuna delle autorità, si apprende, l’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL ha discusso dell’implementazione del mandato secondo la Risoluzione 1701 e successive (2373 del 2017 e 2433 del 2018) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, delle violazioni della Blue Line e della situazione generale dell’area di operazione di UNIFIL, con particolare attenzione alla stretta e continua cooperazione tra i Caschi Blu, l’Esercito Libanese e la popolazione locale.

“I colloqui sono stati molto costruttivi e si è parlato di come rafforzare la presenza delle Forze Armate Libanesi (LAF) nel Sud del Paese, aumentandone la capacità in terra e in mare, secondo quanto contenuto nella Risoluzione 2433”, ha affermato il gen Del Col a margine dei meeting.

“Sono grato alle autorità di questo Paese per il costante e forte sostegno a UNIFIL: la partnership strategica con le LAF e il supporto della popolazione locale sono essenziali per il successo della Missione”.

Il Generale ha, inoltre, sottolineato l’importanza di proseguire con i periodici incontri del forum tripartito e con tutti gli strumenti di collegamento e coordinazione a disposizione di UNIFIL per limitare l’insorgere di eventuali tensioni lungo la Blue Line e affrontare insieme le problematiche più rilevanti.

Con la Risoluzione 2433 approvata lo scorso 30 agosto, che estende il mandato di UNIFIL per un ulteriore anno, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite esorta il Libano a schierare un Model Regiment per estendere e consolidare l’autorità statale nel sud del Paese; a dispiegare una nave da pattuglia offshore all’interno delle proprie acque territoriali e raccomanda infine di incrementare le attività di formazione e addestramento in favore delle LAF, nell’ottica di un costante aumento delle loro capacità complessive.

La missione UNIFIL al momento si compone di circa 10.500 Caschi Blu provenienti da 41 Nazioni, 800 dipendenti civili, 8 elicotteri e una componente navale di 6 navi.

Fonte e foto: UNIFIL

L'articolo UNIFIL: Il COM gen Del Col incontra le autorità politiche libanesi, “si è parlato di raffrozare le LAF nel Sud del Libano” proviene da Paola Casoli Blog.

Medicina legale: a Messina la 4^ Giornata di aggiornamento con l’obiettivo di eventi futuri nella formazione ECM

$
0
0

Si è svolto oggi, 25 ottobre, nei locali del Dipartimento Militare di Medicina Legale (DMML) di Messina, l’ormai tradizionale appuntamento formativo sulla medicina legale che, quest’anno giunto alla sua 4^ edizione, ha trattato i temi inerenti il ruolo delle Commissioni Mediche di Verifica nelle idoneità al pubblico impiego, i nuovi protocolli sulla idoneità al Servizio Militare Incondizionato nell’Esercito, la valutazione medico-legale delle cardiopatie nell’invalidità civile e il contenzioso medico legale, sempre sulla invalidità civile.

Ne ha dato notizia oggi stesso il Comando Logistico (COMLOG) dell’Esercito.

A moderare i lavori erano presenti il Capo Reparto Sanità del Comando Logistico dell’Esercito, Brigadier Generale Massimo Barozzi, e il Direttore dell’Ente ospitante, Colonnello Francesco Rizzo.

Tra i relatori, nomi di spicco della Medicina Legale, militare e civile, tra cui i Direttori dei nosocomi militari di Roma e Padova, il Col Maurizio Lupardini e il Col Sergio Gafofalo, nonché il Col Gianfranco Cosentino, neopresidente della CMO di Messina e membro della Commissione Medica di Verifica di Catanzaro.

Tra i professionisti civili il dott Corrado De Luca e il dott Giulio Putortì, Dirigenti Medici presso il Centro Medico Legale INPS di Messina, oltre ai Tenenti Colonnelli Santo Sorrenti, Francesco D’Arrigo, Francesco Famà e il Maggiore Francesco Rugolo, Capi Servizio e membri delle CMO al DMML di Messina.

Lo scopo dell’evento scientifico, ampiamente raggiunto, era aprire un tavolo di confronto e una discussione sulle tematiche discusse non soltanto tra le diverse componenti sanitarie delle Forze Armate, ma anche con i professionisti civili, nell’ottica di migliorare sempre più la sinergia, già esistente, tra la sanità militare e il servizio sanitario nazionale.

Numerosi i partecipanti provenienti dagli ambienti sanitari civili e militari di Sicilia e Calabria che, grazie all’elevato livello dei relatori, hanno potuto acquisire specifiche conoscenze e approfondire gli aspetti medico-legali.

Soddisfatti sia i partecipanti che gli organizzatori e, in tale sede, è stata avanzata la proposta, raccolta a più livelli e richiesta da più parti, di promuovere e organizzare una serie di successivi eventi negli anni a seguire, nell’ambito della formazione ECM (Educazione Continua Medicina) indirizzata alle predette tematiche, conclude il comunicato stampa.

Fonte e foto: COMLOG

L'articolo Medicina legale: a Messina la 4^ Giornata di aggiornamento con l’obiettivo di eventi futuri nella formazione ECM proviene da Paola Casoli Blog.

COMFOTER SPT: presentazione del programma del 2 novembre e del 4 novembre

$
0
0

Lunedì 29 ottobre, alle 12.30, a Palazzo Carli a Verona, sede del Comando Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER SPT), si terrà la presentazione alla stampa del programma delle celebrazioni del 2 novembre (Commemorazione dei Caduti) e del 4 novembre (Giornata dell’Unità nazionale e festa delle Forze Armate), ha fatto sapere lo stesso Comando.

Ricorrendo quest’anno il Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, le tradizionali celebrazioni rivestiranno un significato particolare, scrive il COMFOTER SPT.

Il programma, steso di concerto con il Comune di Verona e le autorità cittadine, è ricco di eventi e diversificato nelle attività, si apprende.

In particolare, il 4 novembre vedrà, tra l’altro, lo sparo di tre colpi di cannone all’ora ufficiale della fine della guerra, il lancio di paracadutisti in piazza Bra, ed esibizioni musicali.

Fonte e foto: COMFOTER SPT

L'articolo COMFOTER SPT: presentazione del programma del 2 novembre e del 4 novembre proviene da Paola Casoli Blog.

Difesa, CASD: cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2018/19 il 30 ottobre

$
0
0

Il prossimo 30 ottobre, alle 10.00, nella storica cornice di Palazzo Salviati a Roma, sede del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), avrà luogo la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2018/2019, ha fatto sapere lo stato maggiore della Difesa (SMD).

L’evento segnerà l’inizio ufficiale della 70^ Sessione dell’Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD) e del 21° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI).

Alla cerimonia saranno presenti, tra le numerose autorità civili, religiose e militari, il Ministro della Difesa, on Elisabetta Trenta, e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, che verranno accolti dal Presidente del Centro Alti Studi per la Difesa, Generale di Corpo d’Armata Massimiliano Del Casale.

Il programma prevede l’intervento del Direttore Generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), Prefetto Alessandro Pansa, che terrà una lectio magistralis su tematiche afferenti l’attuale scenario geo-strategico e, in particolare, le dinamiche e le sfide che sempre più caratterizzano il quadro di sicurezza nazionale e internazionale.

Il CASD, massimo organismo nel campo della formazione avanzata interforze, opera da anni in stretto collegamento con numerose università italiane e con i maggiori istituti paritetici internazionali, contribuendo in maniera significativa alla diffusione della “cultura della Difesa”, sottolinea SMD.

Ciò avviene soprattutto attraverso il perfezionamento della formazione professionale e culturale degli Ufficiali di alto rango e dei Dirigenti civili della Pubblica Amministrazione.

Nell’Anno Accademico 2018/19 i frequentatori IASD e ISSMI sono 212 in totale, tra i quali 36 Ufficiali provenienti da 29 Paesi amici e alleati e 22 civili.

“L’ampia adesione, dimostrazione del prestigio di cui gode l’Istituzione, consente di affermare il ruolo di assoluto rilievo che il Centro svolge nel campo della cosiddetta ‘diplomazia militare’, strumento importante per la creazione delle premesse necessarie a una solida stabilizzazione delle relazioni internazionali”, sottolinea SMD.

Il panorama didattico spazierà su tematiche di interesse strategico e operativo, dal diritto umanitario alla politica industriale, dall’economia alla ricerca tecnologica avanzata, dalla comunicazione istituzionale alla mediazione e gestione delle situazioni di crisi.

Tutto ciò attraverso la discussione e il confronto con eminenti conferenzieri, consentendo una feconda interazione da cui possono scaturire ulteriori spunti per riflessioni, nuove proposte e progetti, grazie anche ai vari momenti esercitativi e all’elaborazione di tesi individuali e per gruppi di lavoro.

Articoli correlati:

Il CASD in Paola Casoli il Blog

Fonte e foto: PI SMD

L'articolo Difesa, CASD: cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2018/19 il 30 ottobre proviene da Paola Casoli Blog.

Capo di SMD: cerimonia di cambio al vertice tra il gen Graziano e il gen Vecciarelli il 5 novembre

$
0
0

Il prossimo 5 novembre, alle 11.00, alla presenza delle massime Autorità civili e militari, avrà luogo la cerimonia di cambio del Capo di Stato Maggiore della Difesa (CaSMD) tra il Generale Claudio Graziano e il subentrante Generale Enzo Vecciarelli, presso l’Aeroporto militare di Ciampino, sede del 31° Stormo, in Via Appia Nuova 1651, ha fatto sapere lo stato maggiore della Difesa lo scorso 26 ottobre.

Fonte: PI SMD

Foto: nella combo immagini della Difesa e di osservatorelibero.it

L'articolo Capo di SMD: cerimonia di cambio al vertice tra il gen Graziano e il gen Vecciarelli il 5 novembre proviene da Paola Casoli Blog.

Viewing all 3243 articles
Browse latest View live